Svolta per il Centro per l'Impiego di Tradate: si punta su Villa Mangiagalli
Stamattina il sopralluogo nella villa storica sul corso Bernacchi. Il consigliere provinciale Mattia Premazzi: "Obiettivo riaprire in un anno e mezzo, servirà tutto il territorio"
Questa mattina, martedì 18 maggio, sopralluogo a Villa Mangiagalli da parte del consigliere provinciale delegato al Lavoro Mattia Premazzi accompagnato dai tecnici di Villa Recalcati e dalla Giunta tradatese. Niente ufficialità ma è nella villa storica che si punta a riaprire il Centro per l'Impiego di Tradate.
Centro per l'Impiego, ritorno a Tradate
Chissà che sia la volta buona. Negli anni, da quando l'Amministrazione Provinciale all'epoca guidata da Gunnar Vincenzi decise per una chiusura temporanea che poi divenne stabile del Centro per l'Impiego, di annunci, interrogazioni, promesse e previsioni ne sono state fatte a bizzeffe. Ora la partita sembra finalmente prossima a chiudersi dopo il sopralluogo, con esito positivo, di questa mattina.
Gli uffici del Centro per l'Impiego infatti potrebbero non trovar più casa in Municipio, "vecchia sede" rimessa negli anni a disposizione dal Comune, ma in Villa Mangiagalli, la villa storica lungo il corso Bernacchi che da anni il Comune cerca invano di vendere (riuscendoci durante l'Amministrazione Cavalotti ma tutto venne annullato per alcune documentazioni assenti nel bando).
Villa su cui nell'ultimo periodo di sarebbero affacciati alcuni interessi, spiegava tempo fa l'assessore Alessandro Morbi, che evidentemente non si sono finalizzati. Così, approfittando dell'occasione per rimettere a nuovo l'edificio e dargli nuova vita, il Comune l'ha messo sul piatto.
"Non sarà solo uno sportello"
La proposta sembra sia stata la chiave di volta per sbloccare la vicenda del Centro per l'Impiego. "La volontà della Provincia è di non limitarsi a un semplice sportello - spiega infatti Premazzi - Ma di creare un vero e proprio centro che possa servire non solo la città di Tradate ma tutto il territorio". Da fare c'è tanto. In primis, so dovrà lavorare alla convenzione fra il Comune e la Provincia.
"Il Comune resterà proprietario dell'immobile - anticipa Premazzi - e lo darà in uso alla provincia per un periodo medio-lungo. La Provincia lo inserirà tra le opere da presentare in Regione per accedere ai fondi a disposizione per i Centri per l'Impiego, che girerà poi al Comune perchè faccia i lavori necessari. E' una soluzione win-win: tornerà il Centro per l'Impiego a Tradate con un'importante e congrua dotazione organica e il Comune potrà riqualificare un edificio dall'alto valore e pregio storico sinora destinato all'abbandono.
Riguardo l'opzione in Municipio siamo sempre stati molto restii: l'esigenza non è quella di uno sportello ma di un ufficio completo, qui lo si potrà realizzare".
Tempi brevi
Altro nodo i tempi. Quanto si dovrà aspettare? Le incognite sono tante ma c'è la volontà di marciare spediti, anche per dotarsi di un'arma in più contro la crisi economica legata alla pandemia Covid che rischia di picchiare duro per molto tempo. "Vogliamo, dobbiamo, chiudere la partita nei prossimi mesi - precisa Premazzi - Bisogna correre per riaprire nel giro di un anno e mezzo al massimo, sperando che per allora la struttura Lavoro della Provincia possa tornare a offrire il servizio che erogava fino pochi anni fa".