SARONNO

Sicurezza in città, il Pd replica alla Lega

Il partito di centrosinistra ribatte al Carroccio che aveva puntato il dito contro il sindaco in merito alla Polizia ferroviaria in stazione

Sicurezza in città, il Pd replica alla Lega
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Sicurezza a Saronno, il Pd replica alla Lega.

Sicurezza, la replica del Pd

Nelle scorse ore la Lega di Saronno aveva toccato il tema del possibile arrivo della Polizia ferroviaria in città puntando però il dito contro il sindaco. Ora arriva però la replica da parte del Pd: "Quando perdere voti porta a perdere il senso di dignità: la Lega cerca come sempre di ribaltare i fatti per cercare di recuperare la faccia. Nel loro ulteriore articolo la Lega annuncia che non voterà la mozione, che sarà presentata come maggioranza e non dal solo Pd, mostrando già disinformazione sua ed intenzione di disinformare i cittadini, giustificandosi che il sindaco Airoldi invoca aiuti esterni senza fare niente da parte della sua Giunta. Quindi smentisce di nuovo un suo collega di partito e sindaco di Gallarate, Cassani, che ha 'invocato più Stato' perché non sufficiente la presenza delle forze dell’ordine per dare più sicurezza alla sua cittadina: due pesi due misure. Lo stesso non vale per il sindaco Airoldi che non ha mai sminuito il problema sicurezza ma che al contrario ha avviato vari provvedimenti per assicurare la presenza di Polizia locale, cittadini dei quartieri, telecamere, provvedimenti di Daspo, interventi che certo non bastano mai per una delinquenza sempre attiva e che quindi richiedono sempre maggior attenzione, sicuramente. Quindi andrà contro l’invito dei responsabili istituzionali della sicurezza che invitavano ad essere uniti".

La polemica prosegue

"Ma non si accettano lezioni di sicurezza e democrazia da chi ha svoltato verso l’estrema destra sbandierando richiami del peggior squadrismo fascista per recuperare voti - proseguono dal Pd - Infatti già da stamattina hanno evitato di venire al Matteotti per scoprire la targa a lui dedicata perché probabilmente il Generale Vannacci inneggiante alla Decima Mas non era disponibile e si è parlato di antifascismo, parole e concetti che fanno venire evidentemente loro l’urticaria".

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