lo scontro politico

Sicurezza a Saronno, Obiettivo attacca: "False dichiarazioni da parte del PD"

Obiettivo Saronno attacca la maggioranza sottolineando le sempre meno risorse messe da parte per la questione sicurezza

Sicurezza a Saronno, Obiettivo attacca: "False dichiarazioni da parte del PD"
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Comunicato stampa da parte del gruppo di minoranza di Obiettivo Saronno che accusa la maggioranza del PD di aver tagliato le spese sulla sicurezza, oltre che ad essere attaccata ad un filo.

Sicurezza Saronno: le accuse di Obiettivo alla maggioranza

Dopo la conferenza stampa indetta dalla maggioranza sulla questione sicurezza, il gruppo di Obiettivo Saronno ha voluto rispondere a quanto detto su sicurezza e sulla tenuta della maggioranza.

"All’apertura della conferenza stampa organizzata oggi dal PD sul tema della sicurezza a Saronno - in cui in realtà di sicurezza saronnese si è parlato ben poco - il segretario Cataneo, in scadenza di mandato, ci ha tenuto a comunicare che “era contento di questa occasione anche per potersi togliere qualche sassolino anzi macigno - fanno sapere da Obiettivo Saronno - Cosa sarà mai successo? Pendiamo tutte dalle sue labbra… Cataneo ha raccontato quanto accaduto durante il consiglio comunale dello scorso 14 settembre: a parer suo i consiglieri di minoranza hanno richiesto che il consigliere del PD, collegato in videoconferenza, tenesse attiva la videocamera per poter dimostrare la sua presenza nonostante fosse collegato da una camera di ospedale, scomodando l’etica. Come primo punto noi consiglieri di Obiettivo Saronno ci teniamo fortemente a dichiarare che non eravamo a conoscenza – come giusto che sia – della condizione di salute di questo consigliere e di dove si trovasse, anzi – una volta capita la situazione durante la seduta di consiglio – ci siamo sentiti molto a disagio per lui, perché obbligato dalla maggioranza a partecipare al consiglio comunale nonostante la sua condizione. A dimostrazione di questo il fatto che dagli scranni il Capogruppo del PD ha comunicato che il consigliere aveva motivato la mancata attivazione della videocamera adducendo a problemi di connessione, cosa che poi si è rivelata falsa perché da quel momento il collegamento audio/video ha funzionato per tutta la durata della seduta. In secondo luogo, ci teniamo a dichiarare che la richiesta di tenere sempre attiva la videocamera non era per mero capriccio: in precedenti sedute di consiglio, esattamente con le stesse parole e per altri consiglieri collegati da remoto, il Presidente Gilli e il Segretario generale Pietri l’avevano preteso. Del resto, si sa che la legge non è uguale per tutti: per gli amici si interpreta e per i nemici si applica (cit.). A voi sembra normale che un consigliere sia obbligato a partecipare a un consiglio comunale dalla camera di un ospedale? Questo è il vero macigno sulle coscienze di chi ha preso questa decisione! D’altra parte, sappiamo tutti che questa maggioranza sta in piedi per un consigliere, basta l’assenza di uno e l’Amministrazione Airoldi-Gilli non ha nemmeno il numero legale per procedere con lo svolgimento del consiglio comunale. Il segretario Cataneo oggi ha ammesso di essere in difficoltà numerica “reggendosi la maggioranza su un solo consigliere”. I consiglieri dichiarati di appartenere alla maggioranza sono 12, incluso il sindaco, su 25 totali e la minoranza, di conseguenza, è composta da 13 consiglieri: Cataneo finalmente ammette ciò che i cittadini saronnesi sanno da mesi, ovvero che la consigliera Marta Gilli, figlia del Presidente Gilli, è a tutti gli effetti di maggioranza? L’Amministrazione capeggiata da Airoldi e famiglia Gilli è attaccata a una flebo e, vista la situazione, dovrebbe avere il coraggio di staccare definitivamente la spina. Tornando al tema della sicurezza a Saronno, ci dispiace molto che anche oggi il PD abbia affrontato l’argomento in “politichese” dando ampio spazio alla solita contrapposizione destra-sinistra e tralasciando la concretezza: quello che è successo nelle ultime settimane e mesi in città lo sappiamo tutti, abbiamo paura e per questo servono azioni concrete che invertano la rotta. Guardando i numeri del bilancio di previsione, il sindaco Airoldi dovrebbe ammettere che se nel 2021 sono stati assestati 2,2 milioni di euro e nel 2022 1,9 milioni di euro sul tema della sicurezza, nel 2023 e nel 2024 sono stati previsti solo 1,5 mln di euro. I numeri sono in discesa: è d’obbligo che ogni ruolo istituzionale si assuma le proprie responsabilità sulla mala sicurezza saronnese".

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