Si torna al tavolo per la chiusura delle barriere di Venegono
Si torna a parlare dell'addio ai due passaggi a livello di Venegono Superiore
Si torna a discutere della chiusura dei passaggi a livello di Venegono Superiore: nuovo incontro e nuovo Protocollo d'Intesa in vista.
Addio alle barriere di Venegono: quando?
Quando, ancora, non si sa, ma che prima o poi i due passaggi a livello di via Baracca e via Marconi a Venegono Superiore chiuderanno per sempre, è cosa certa.
Se ne parla da anni, già nel 2009 quando sindaco era Mariolina Ciantia, e nel 2019 la chiusura almeno di quello di via Baracca era sembrata quasi prossima, con l’inserimento nel Contratto di Programma fra Regione e RFI e la previsione di finanziamento di circa 1 milione e 200mila euro confermata anche negli ultimi aggiornamenti. Anni in cui si è però anche discusso su come fare in modo che la chiusura delle barriere, quando arriverà, sia il meno dolorosa possibile per le comunità coinvolte, Venegono e Vedano.
L'ipotesi
L’ipotesi tratteggiata in un Protocollo d’Intesa siglato ormai diversi anni fa prevedeva una rotonda in prossimità del lato vedanese del passaggio a livello di via Marconi con un sovrappasso a ricongiungere le due vie e a inserirsi su via dei Pomaioli per collegarsi poi con la strada che porta alla zona oltrestazione, al sottopasso di via Ferrarin e alla Varesina. Il tutto con piste ciclopedonali accanto a quelle veicolari. Progetto rimasto sulla carta, ma che ora potrebbe tornare sui tavoli.
Si riparte. Lorenzin: "Prima le opere"
Nelle scorse settimane, infatti, il sindaco Fabiano Lorenzin e l’assessore Roberto Castiglioni hanno partecipato a una riunione con i vertici dei Comuni di Vedano, Castiglione e Venegono Inferiore, col presidente della Provincia Marco Magrini e coi tecnici di Regione. Incontro che ha stabilito la necessità di stilare un nuovo Protocollo d’Intesa a definire progetti, finanziamenti e compiti di ciascuno.
"Possiamo dire che è ripartita la discussione - fa sapere Lorenzin - Dal canto nostro, è stato messo in chiaro che non si chiude alcun passaggio a livello se prima non si realizzano tutte le opere della nuova viabilità, cosa che nel precedente Protocollo d’Intesa non era prevista".
Opere che potrebbero trasformare la geografia del traffico della zona, rendendo più scorrevole e quindi utilizzabile quella che, di fatto, diventerebbe un’alternativa a un tratto problematico della Varesina. Da capire ovviamente il capitolo costi: certo, se il progetto dovesse ricalcare quello vecchio, ben più di un milione e 200 mila euro. E, soprattutto, chi li dovrà sostenere.