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Sessarego sempre al fianco dei lavoratori, ma sotto un'altra sigla sindacale, la Uil

 Dal 2018 membro della Rsu aziendale e da anni nella segreteria territoriale Cisl ( fino alla sua candidatura alle amministrative di Varese)  ora cambia casacca: "E’ un passaggio, un cambiamento che permette a tutti di crescere per il bene dei nostri lavoratori e iscritti"

Sessarego sempre al fianco dei lavoratori, ma sotto un'altra sigla sindacale, la Uil
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Cambia sigla, ma resta nella grande famiglia del sindacato confederale. Simona Sessarego, tecnico di neurofisiopatologia al Galmarini candidandosi alle amministrative di Varese al fianco di Galimberti aveva, come da statuto, lasciato la segreteria territoriale della Cisl, rimanendo comunque riferimento aziendale (dal 2018 è nella Rsu aziendale). Oggi annuncia il suo ritorno nel sindacato ma con la casacca della Uil.

 Sessarego  passa alla Uil

Simona Sessarego, con un lungo passato nel sindacato dell'azienda ospedaliera dove dal 2018 è riferimento della Rsu cambia passo, passa alla Uil.

«Dopo un periodo di riflessione, anche in parte su vicende della mia vita personale, ho deciso di cambiare passo e rimanere nel sindacato confederale ma sotto un’altra sigla. Insieme e solo insieme agli amici che mi hanno sempre sostenuta in questi anni di mia attività sindacale ho preso la decisione di passare alla sigla sindacale Uil che da sempre fa parte del sindacato confederale con Cisl e Cgil, decisione che vuole un lavoro condiviso con le altre sigle. E’ un passaggio che permette a tutti di crescere per il bene dei nostri lavoratori e iscritti perché è il cambiamento che ti porta a conoscere meglio altre prospettive sempre ed esclusivamente per fare il bene dei nostri iscritti.
Quando a un calciatore piace giocare a pallone, non importa di che colore è la sua maglia, la cosa importante è che abbia la possibilità di giocare e permettere alla squadra di vincere».

" Grazie Cisl, mi auguro che il confronto e la collaborazione continuino"

E poi aggiunge:

«Ringrazio la Cisl che mi ha dato la possibilità di crescere chiedendomi l’impegno in diversi livelli dell’Organizzazione e voglio ringraziare tutte le persone incontrate in differenti occasioni con cui ho avuto la possibilità di chiacchierare e scambiare opinioni perché anche da loro ho imparato qualcosa. Mi auguro che i nostri incontri di lavoro continuino in collaborazione.
Il mio movimento verso un’altra sigla è solo per un confronto più ampio all’interno della Confederazione. Avrò sempre attenzione, dedizione e slancio per quelle persone che lavorano con sacrificio e impegno nella triade che per me è impegno e lavoro». E conclude con una frase di W. Churchill: «Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare».

 

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