Seconda Fase vaccini, Astuti: "Dall'assessore nessuna chiarezza"
Il consigliere dem Astuti: "Nessuna chiarezza e niente risposte sugli errori di trasmissione evidenziati dall'Istituto Superiore di Sanità.
Al termine dell'audizione di ieri, mercoledì 27 gennaio, dell'assessore al Welfare Letizia Moratti sull'andamento e le prossime fase delle vaccinazioni anti-Covid restano numerosi dubbi sul tavolo. E il consigliere Pd Samuele Astuti rimarca nuovamente le mancate risposte sulla vicenda dei dati che ormai tiene banco da una settimana.
Seconda fase vaccini, Astuti: "Dall'assessore nessuna chiarezza"
"Dall’assessore Moratti nessuna chiarezza sulla seconda fase del Piano vaccinale anticovid". Ad affermarlo è il capodelegazione del Pd in Commissione Sanità, Samuele Astuti, a seguito dell’intervento dell’assessore Letizia Moratti.
"Nonostante le nostre pressanti richieste - afferma Astuti - l’assessore Moratti nemmeno oggi in commissione è stata in grado di presentare un piano vaccinale anticovid, per la seconda fase della campagna, degno di questo nome. Ancora non c’è chiarezza e questo è molto grave. L’assessore, inoltre, fatto altrettanto inquietante, non ha dato alcuna risposta sugli errori della Regione denunciati ieri dall’Iss. Non una parola, infine, sul rafforzamento della medicina territoriale, che, come ormai è a tutti evidente, in Lombardia non funziona ed è però quello che davvero serve per combattere la pandemia. Purtroppo c’è da essere preoccupati".
Somministrazioni, come procede
Come approfondito ieri, l'assessore ieri ha fornito alcuni dati aggiornati sull'andamento della campagna vaccinale che ormai ha subito una brusca frenata a causa dei rallentamenti nelle consegne da parte di Pfizer. A causa di queste, la fine della Fase 1 è slittata al 5 marzo, data in cui si conta di iniziare le somministrazioni al personale sanitario esterno agli ospedali e alle altre categorie indicate dal Ministero. Questa dovrebbe durate tutto il mese. Solo al termine le somministrazioni dovrebbero ampliarsi agli over 60, ai fragili e ai malati cronici dando avvio così alla vera e propria vaccinazione di massa nella popolazione, la cui strategia però risulta, come lamentato da Astuti, ancora tutta in cantiere.