Istruzione e scuola

Scuole paritarie, Astuti (Pd) bussa alla Regione: "Rischiano di chiudere"

Il 9 giugno era stata approvata una mozione per incrementare i fondi, ma finora non si è mosso nulla. "Non si può pensare di abbandonare queste attività, spesso gestite da donne".

Scuole paritarie, Astuti (Pd) bussa alla Regione: "Rischiano di chiudere"
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Il consigliere regionale Pd Samuele Astuti chiede l'intervento della regione per scongiurare la chiusura delle scuole paritarie.

Scuole paritarie in ginocchio

Alla fine, dopo mesi di incertezze e polemiche condivise anche dalla Conferenza Episcopale Italiana, le risorse da Roma sono arrivate: 150 milioni di euro per le scuole paritarie (80 milioni per le scuole dell'infanzia e 70 milioni per la primaria e secondaria solo fino ai 16 anni) che altrimenti avrebbero rischiato di non riaprire più. Un mondo però, quello delle paritarie, che ancora vede lontana la fine della crisi causata dal coronavirus, fine che se non viene raggiunta si traduce in una perdita non solo per l'Istruzione (che è e resta pubblica) ma soprattutto per le molte famiglie che affidano i propri figli alle private. Oltre che in una perdita futura per lo Stato, che dovendo si troverebbe a dover far fronte a costi miliardari che oggi sostengono le paritari e i privati a fronte di contributi pro capite molto ridotti dallo Stato rispetto alle statali.

Astuti: "La Regione metta risorse"

Se a Roma qualcosa nel Governo M5S-Pd si è mosso dopo le proteste di tutto, e non solo, il mondo cattolico insieme a quello di educatori, insegnanti, personale e famiglie delle paritarie, a Milano è proprio un esponente Pd (facendosi portavoce delle associazioni del settore) a chiedere l'intervento della Regione, guidata dal centrodestra. Che, a Roma, era in prima linea per le paritarie.

"A seguito dell’emergenza Covid le scuole paritarie vivono una profonda crisi - spiega Astuti - Per molte di loro il rischio reale è quello di chiudere, il che   comporterebbe  un grave impoverimento del sistema scolastico e rischierebbe di lasciare fuori dalle aule milioni di ragazzi. Il Governo nazionale  ha già stanziato 150 milioni di euro per il  loro sostegno  e ha prolungato la cassa integrazione per insegnanti e operatori mentre Regione Lombardia, ad oggi, non ha ancora stanziato un euro. Il 9 giugno scorso in consiglio regionale è stata approvata all’unanimità una mozione  che impegna la giunta a incrementare le risorse ma ad oggi non è ancora stato concretizzato nulla.  Le associazioni del settore hanno lanciato un  SoS  alla Regione ad oggi inascoltato".

"Regione non può ignorarle"

“La Regione – continua Astuti-  che si è sempre  definita paladina delle scuole paritarie ,  non può ignorarle in un momento di emergenza. La necessità è anche quella di sostenere i nidi privati, i micronidi e i nidi famigliari per scongiurarne la chiusura. Non si può pensare di abbandonare attività, spesso gestite da donne,  che in tante realtà coprono un bisogno che non sarebbe coperto in altro modo e che garantiscono a tante donne di poter lavorare. La Regione deve  fare la sua parte".

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