Tradate

Scossone in maggioranza a Tradate: via le deleghe all'assessore

Dopo 80 giorni dal primo consiglio comunale, "cacciato" l'assessore di Fratelli d'Italia

Scossone in maggioranza a Tradate: via le deleghe all'assessore
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La decisione del sindaco di Tradate: tolte le deleghe all'assessore alla Polizia locale Fabio Bascialla.

Tradate, via le deleghe a Bascialla

"E' venuto meno il rapporto di fiducia". Poche parole e secche, quelle del sindaco di Tradate Giuseppe Bascialla, a chi oggi gli chiedeva se era vera la voce, circolata dal primo pomeriggio, del ritiro della delega alla Polizia locale di Fabio Bascialla, uomo di Fratelli d'Italia e l'unico rappresentante del partito di Giorgia Meloni in Giunta.

Poche parole, ma la conferma della decisione in attesa della pubblicazione (attesa a questo punto per domani, martedì), della pubblicazione del decreto di revoca già notificato all'interessato e in cui si parlerebbe di un "palese disallineamento politico" mostrato in più occasioni dall'ex assessore.

L'ex assessore: "Mai fatto mancare il sostegno. Decisione inaspettata"

L'altro Bascialla, Fabio, fa sapere che la decisione del sindaco è stata come un "fulmine a ciel sereno":

"Nè io nè il gruppo di Fratelli d'Italia abbiamo mai fatto mancare il sostegno e la condivisione coi punti del programma di mandato, e prova ne sono gli atti di Giunta sempre votati, anche nell'ultima riunione di venerdì. E' stata una decisione improvvisa, e presa senza interpellare nessuno di Fratelli d'Italia, nè nei giorni scorsi nè nella riunione di maggioranza che sarebbe stata effettuata questa mattina, e nè a livello cittadino nè provinciale".

Maggioranza a rischio?

Da capire ora la reazione di Fratelli d'Italia che, per il momento, non commenta. Bascialla (Giuseppe) precisa che "non è in discussione il rapporto con il partito da cui attendiamo, se lo vorrà, un nuovo nome per la Giunta". Ma non è da escludere che una decisione di tale portata e, specialmente se confermato, che sia stata presa senza nemmeno informare l'alleato, possa avere ripercussioni anche sulla formazione a sostegno del sindaco.

Fratelli d'Italia, da sola, non avrebbe i numeri per ribaltare la maggioranza, ma una rottura del centrodestra a meno di tre mesi dalla vittoria elettorale sarebbe una crepa politica non indifferente, che lascerebbe l'Amministrazione appesa a un unico voto.

 

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