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Rapine e aggressioni a Saronno, l'ultima con un coltello. La Lega: "L'Amministrazione tace"

Il leghista Marco Castelli interviene dopo gli ultimi fatti di cronaca in città

Rapine e aggressioni a Saronno, l'ultima con un coltello. La Lega: "L'Amministrazione tace"
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Gli ultimi episodi di cronaca in città, da ultimo la lite finita con un accoltellamento fuori dalla stazione di Saronno Sudi ieri mattina, domenica, riaccendono la discussione sulla sicurezza a Saronno. Il leghista Marco Castelli, componente della Commissione Sicurezza, evidenzia e condanna il silenzio  dell'Amministrazione Airoldi.

Rapine e aggressioni a Saronno, si riaccendono i riflettori sulla sicurezza

L'argomento sicurezza, passato in secondo piano con l'emergenza Covid, non è mai uscito di scena in città. Solo qualche mese fa Luciano Silighini, candidato consigliere di Forza Italia, aveva posto nuovamente l'accento su una città "insicura" che subiva la presenza e il controllo di "gang violente", iniziando così ad aprire una crepa sull'immagine di "città sicura" portava avanti dal centrodestra, coalizione di cui tra l'altro faceva parte.

Ora, dopo alcuni mesi di silenzio, la sicurezza torna tema di dibattito in città sull'onda degli ultimi fatti di cronaca avvenuti in città alla stazione Saronno Sud, al quartiere Aquilone e nella stazione di Saronno Centro. Lite e accoltellata la prima, rapine le altre due.

"Notiamo che il sindaco non prende posizione"

Ad intervenire è il leghista Marco Castelli con una nota stampa che riportiamo.

"Notiamo con dispiacere che in relazione a tali fatti, il sindaco non abbia preso una posizione riguardo a possibili azioni di contrasto diretto e di carattere preventivo al fine di gestire questo fenomeno complesso che nemmeno le restrizioni del periodo attuale riescono ad alleviare. Osserviamo contemporaneamente, però, che ogniqualvolta Saronno fu teatro di tali tristi episodi di cronaca, le stesse parti politiche ad oggi responsabili della amministrazione comunale, non attendevano molto prima di attaccare con uscite stampa e comunicati infuocati, l’ex sindaco Alessandro Fagioli (trovandosi quest’ultimo sempre al centro del mirino), e cavalcando l’occasione di una opposizione non tanto dura quanto opportunistica, additavano l’ex sindaco come non curante di tali eventi. Tutto ciò ignorando il dato di realtà su quanto fatto in tema di sicurezza (forse ci siamo scordati la situazione criminale in zona stazione e non solo), ampliando la collaborazione con le istituzioni e con altre  Amministrazioni comunali per arginare e prevenire certe condotte.

Ci si riferisce specificamente alla situazione di degrado cui i pendolari del binario 7, (delegato al trasporto presso la tratta Saronno-Albairate) devono confrontarsi. Situazione sicuramente non facile fronteggiare, visto la portata del fenomeno di spaccio che prende piede lungo tutta la zona adiacente alle Groane, cui il suddetto treno era ed è utilizzato come corriere da tossicodipendenti e frequentatori del noto “bosco di spaccio”, realtà della zona contro cui l’amministrazione di Ceriano ha combattuto e ha cominciato a riportare significative vittorie.

Nonostante questo atteggiamento poco costruttivo e polemico, spesso senza veri fondamenti in merito alla conoscenza dei fatti avvenuti, ci si domanda altresì perché la ormai ex opposizione non intraprenda azioni preventive e mirate in tema di sicurezza, in modo coerente con quanto paventato, facendoci sorgere un ulteriore e conseguente interrogativo: non essendoci più il solito ex sindaco Alessandro Fagioli da additare come capro espiatorio, allora adesso il sindaco Airoldi può considerarsi al pari co-responsabile della inadeguata gestione di tali eventi? Come intende muoversi? È possibile intavolare una discussione in commissione sicurezza anche con i rappresentanti della minoranza, al fine di giungere ad una sintesi costruttiva, attraverso il “dialogo democratico” tanto paventato retoricamente, ma mai verificatosi nella prassi?

Attendiamo di sentire il pensiero del primo cittadino e saremo talvolta pronti a dare il nostro contributo, sempre che dalle parole e dagli slogan si passi ad una azione vera, nitida ed intransigente, per impedire il reiterarsi dell’accaduto. O forse sarà più comodo l’ormai smodato strumento dell’additare come fuori luogo qualsiasi nota su ciò che non funziona, dal momento che ogni fatto negativo hic et nunc, potrà comunque riferirsi alla “pessima, grossolana e populista” amministrazione Fagioli, matrice prima di ogni problema; un classico trend scaricabarile, per non guardare in faccia la realtà e continuare a vaneggiare tramite dialettiche astratte. Nel mentre i problemi non solo sussistono, si moltiplicano nel mezzo dell’incuranza più assoluta".

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