Potenziamento Rho-Gallarate: "Ecco perché diciamo no"

Il Pd di Legnano annuncia che non voterà l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza: "Non conosciamo il progetto esecutivo".

Potenziamento Rho-Gallarate: "Ecco perché diciamo no"
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Potenziamento Rho-Gallarate: il Pd di Legnano spiega perché non voterà l’ordine del giorno presentato dal centrodestra.

Potenziamento Rho-Gallarate, “Una decisione difficile”

“Una decisione difficile quella che il Pd si sta apprestando a mettere in atto, in relazione all’ordine del giorno presentato dal centro destra sul tema del potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate”. A parlare così è il circolo democratico di Legnano, che alla vigili del consiglio comunale di martedì 19 marzo 2019 ha diffuso un comunicato stampa sul tema dell’odg relativo al potenziamento firmato da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
“Perché il tema è drammaticamente attuale – spiegano i dem della città del Carroccio -, guardando le condizioni in cui i pendolari si trovano ormai quotidianamente a viaggiare. E il potenziamento si rivela ogni giorno più improcrastinabile”.

“Nel 2009 Commissioni, Giunta e Consiglio giudicarono il progetto ‘insostenibile'”

Se ne parla dal 2001, quando il Cipe incluse il progetto tra le opere di interesse nazionale. Nel 2009 Commissioni, Giunta e Consiglio comunale ne presero visione e giudicarono il progetto ‘insostenibile territorialmente’. Quel progetto, chiamato ‘Progetto definitivo redatto da Italferr 2009’, venne annullato nel 2012 a seguito delle Sentenza del Tar della Lombardia e sentenza del Consiglio di Stato. Rfi e Italferr adottarono successivamente nel marzo 2013 un nuovo progetto considerato ‘definitivo’. Nel nuovo progetto vale la pena sottolineare che ‘non sono previsti interventi infrastrutturali nella Tratta Parabiago-Busto Arsizio, a meno di quelli minimali relativi alla trasformazione della Stazione di Legnano in Fermata e quelli riguardanti il cosiddetto Raccordo Y'”.

“Legnano fece proposte di adeguamento di cui non si conosce il riscontro”

“Da allora su questo nuovo progetto sono intervenuti atti diversi da parte della Regione Lombardia, dei Comuni interessati, dei costituitisi Comitati di Cittadini (soprattutto in quei comuni con i binari fortemente incuneati nel tessuto cittadino) che si opponevano alla costruzione del quarto binario. Alle scelte progettuali contenute sia nel primo che nel secondo progetto, l’Amministrazione Comunale di Legnano oppose le proprie proposte di adeguamento progettuale, richieste di prescrizioni e varianti migliorative, allo scopo di tutelare e promuovere, per quanto possibile, l’interesse della Comunità amministrata, Cittadini e Pendolari. Critiche e osservazioni puntuali a cui ad oggi non è ancora dato conoscere quale riscontro concreto abbiano avuto”.

“Si chiede di realizzare un progetto che non conosciamo nella versione esecutiva”

“Nella buona sostanza, nell’odg in oggetto, si chiede di realizzare un progetto che non conosciamo nella versione esecutiva. Se si trattasse dello stesso identico progetto del 2013, così come non convinse allora, continua a non convincere oggi. Una seconda considerazione è che l’odg sottovaluta l’importanza che nel progetto debba avere il coinvolgimento non solo dei pendolari ma di tutti i soggetti, anche quelli a cui il progetto genererà difficoltà e modifiche alla propria vita privata, sociale ed economica. La Politica per sua natura non deve contrapporre interessi di gruppi, ma deve facilitare, conciliare, lavorando alla migliore soluzione/proposta/studio tecnico-progettuale possibile. Perché gli effetti di tale opera impatteranno pesantemente su tutte le Comunità interessate e le loro future generazioni”.

I dem chiederanno di lavorare a un testo di odg condiviso

Su queste considerazioni il gruppo consiliare del Pd chiederà in Consiglio di sospendere la votazione per lavorare ad un testo di ordine del giorno condiviso. “Se si dovesse votare domani sera (martedì 19, ndr) – conclude il Partito democratico – , il nostro gruppo non parteciperà alla votazione e si adopererà per la presentazione in un successivo Consiglio un odg che chieda più chiarezza alle autorità preposte alla realizzazione del progetto e tenga nella dovuta considerazione le perplessità e i timori di tanta parte della popolazione”.

 

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