Mozione approvata, il Comune sta con Salvini: "accuse irragionevoli" nel processo Open Arms
La maggioranza in consiglio comunale ha votato l'impegno al sindaco a esprimere sostegno al Governo, ma anche la solidarietà al leader della Lega imputato per sequestro di persona nel processo open arms
Lotta all’immigrazione e difesa dei confini in consiglio comunale a Tradate, con una mozione targata Lega che accende la polemica.
Tradate, mozione Lega fra difesa dei confini e difesa di Salvini
L’approvazione è arrivata a chiusura del consiglio comunale di lunedì coi voti favorevoli, compatti e scontati, della maggioranza di centrodestra e quelli altrettanto compatti e scontati delle minoranze, dando dunque mandato al sindaco Giuseppe Bascialla di esprimere il sostegno del Comune al Governo "per l’impegno nella difesa dei confini nazionali e nell’assunzione delle misure più opportune ed efficaci, sia di rilievo interno che internazionale, al fine di difendere i confini terrestri e mari mi contrastando l’ingresso illegale in Italia di persone che vi giungono in violazione di legge e le organizzazioni criminali che stanno alla base del traffico di migranti irregolari".
"Contro Salvini accuse irragionevoli"
Più che l’impegno in sè chiesto dalla delibera su cui le minoranze non hanno mancato comunque di porre accenti, ritenendola "fuori luogo" non riguardando la comunità cittadina, a far alzare qualche sopracciglio è il passaggio in cui oltre a quello al Governo, si esprime solidarietà al Ministro Matteo Salvini, leader della Lega, "che per avere difeso i confini del nostro Paese, è sottoposto a procedimento penale con accuse irragionevoli di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, nell’ambito del processo Open Arms".
"Mozione ad personam"
"E’ una mozione ad personam" ha attaccato il capogruppo di Tradate Futura Pietro Vanzulli, spiegando che "non c’è alcuna contrarietà sulla difesa dei confini della patria, cosa tra l’altro sancita dalla Costituzione, se nel rispetto dei principi di legalità. L’oggetto della mozione è chiaramente la difesa di un imputato in un procedimento penale, e ha un forte sapore di interferenza col potere giudiziario. La legge sull’immigrazione porta due nomi, Bossi-Fini, che non sono certo di sinistra: Candiani (relatore della mozione, ndr) faccia le sue battaglie in Parlamento per modificarla, se non funziona".
Stessa linea anche dai colleghi delle minoranze, Umberto De Rosa (Pd) e Laura Cavalotti (Partecipare Sempre).
Candiani: "Noi siamo contro scafisti e sfruttamento. La sinistra?"
La replica è stata del leghista Stefano Candiani:
"Qualsiasi tema posto all’ordine del giorno di un Consiglio Comunale ha uguale dignità. Il tema della difesa dei confini e del contrasto all’immigrazione irregolare riguarda i tradatesi come tutti i cittadini italiani, ai quali questo sistema costa un miliardo e mezzo di euro ogni anno. Nessuna mozione ad personam, ma un messaggio da parte del Consiglio Comunale all’azione del Governo che è impegnato a scardinare il sistema di sfruttamento dei migranti da parte degli scafisti e di chi organizza e agevola le traversate del Mediterraneo. La sinistra ha problemi a schierarsi contro lo sfruttamento? Ne prendiamo atto".
Il testo completo della mozione
Di seguito il testo completo della mozione approvata dal Consiglio Comunale di Tradate:
PREMESSO CHE
- è dovere dello Stato, difendere i propri confini da ingressi illegali di persone e cose a tutela dei propri cittadini e della civile convivenza;
- la legislazione vigente punisce sia chi entra illegalmente nel territorio nazionale sia chi ne promuove, dirige, organizza, finanzia o favorisce il trasporto e l’ingresso illegale delle persone, secondo quanto stabilito dal Decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286 e successive modifiche;
- il controllo dei fenomeni migratori viene garantito attraverso il sistema delle quote d’ingresso come previsto dal “decreto flussi”, il solo strumento idoneo ad assicurare legalmente a chi entra in Italia un’occupazione lavorativa, un’abitazione e mezzi di sostegno autonomi, per un corretto inserimento nel tessuto sociale e produttivo italiano e in prospettiva di reale integrazione;
PREMESSO ALTRESI' CHE
- accanto a questa migrazione, legale e controllata, ne esiste una totalmente illegale che il nostro Paese si è trovato a gestire da solo negli ultimi anni in ragione di una politica del tutto insufficiente da parte dell’Unione Europea;
- nell’ambito di tale migrazione irregolare hanno trovato terreno fertile tanto nuove forme di sfruttamento e di schiavitù, quanto attività criminose per lo più legate al traffico delle sostanze stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione;
PRESO ATTO CHE
- in più circostanze le ONG che dichiarano di operare soccorso in mare, hanno innescato meccanismi di attrazione per i criminali scafisti, per un verso incentivando l’imbarco di migranti su precarie imbarcazioni del tutto inadatte ad affrontare la navigazione nel Mediterraneo, per l’altro organizzando strumentali operazioni di soccorso in prossimità delle coste di imbarco, così da trasformare l’eccezionalità delle ipotesi di naufragio o di pericolo in mare, in una prassi funzionale al traffico di immigrati irregolari verso l’Italia;
- proprio a causa di queste circostanze criminali, le vittime del mare si contano a migliaia;
EVIDENZIATO CHE
- in tale contesto l’unica politica che si è dimostrata in grado di ridurre drasticamente il numero dei morti in mare è stata quella volta a disincentivare le partenze (nel periodo agosto 2018 a luglio 2019: -95% di morti e -55% di dispersi in mare, rispetto al medesimo periodo immediatamente precedente);
TUTTO CIO’ PREMESSO
- nella convinzione che il rispetto delle garanzie costituzionali rappresenta un cardine del potere giudiziario, che deve operare nel rispetto delle leggi e del confine costituzionale di separazione e leale collaborazione tra i poteri dello Stato;
ESPRIMENDO
- sostegno al ministro Matteo Salvini, che per avere difeso i confini del nostro Paese, è sottoposto a procedimento penale con accuse irragionevoli di sequestro di persona e rifiuto d'atti d’ufficio, nell’ambito del processo “Open Arms”, presso il tribunale di Palermo, rischiando fino a 6 anni di carcere;
IMPEGNA IL SINDACO
ad esprimere il sostegno del Comune di Tradate al Governo per l’impegno nella difesa dei confini nazionali e nell’assunzione delle misure più opportune ed efficaci, sia di rilievo interno che internazionale, al fine di difendere i confini terrestri e marittimi contrastando l’in
illegale in Italia di persone che vi giungono in violazione di legge e le organizzazioni criminali che stanno alla base del traffico di migranti irregolari.