Sanità

Ospedale di Saronno, la Lega: "Da rilanciare, anche fuori da Asst Valle Olona"

Nessuna volontà di chiudere o ridimensionare l'ospedale assicurano i leghisti. "In ottica di miglioramento degli standard erogativi, vale la pena valutare lo spostamento di Saronno sotto un’azienda"

Ospedale di Saronno, la Lega: "Da rilanciare, anche fuori da Asst Valle Olona"
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Dopo oltre un mese di polemiche e timori sul futuro dell'Ospedale di Saronno, ieri i consiglieri leghisti Emanuele e Andrea Monti hanno fatto il punto su quanto fatto per la struttura e sulle prossime mosse della Regione per il futuro del nosocomio cittadino. E spunta la possibilità di un "addio" all'Asst Valle Olona.

Ospedale di Saronno, Monti: "Valutiamo il collocamento in un'altra Asst"

Ospedale di Saronno, quale futuro? E, soprattutto, con chi? Ieri pomeriggio i consiglieri leghisti Emanuele Monti e Andrea Monti hanno cercato di dare qualche risposta a cittadini e territori preoccupati per le difficoltà, soprattutto di personale, della struttura.

"L’ospedale di Saronno ha due problemi da anni - ha spiegato Emanuele Monti - uno infrastrutturale e uno sul personale. Riguardo al problema infrastrutturale siamo riusciti ad intervenire con importanti investimenti, che ho seguito personalmente, di 20 milioni di euro. In poco tempo sarà rimesso interamente a norma e potrà contare su una dotazione tecnologica all’avanguardia.

Riguardo al personale, va detto che ci sono stati numerosi bandi andati deserti, dopo anni di tagli dove il presidio è stato indebolito. Abbiamo sempre affrontato questi problemi con i sindaci e le realtà locali. Avevamo istituito presso l’ATS Insubria una cabina di regia per avere una sinergia e un’interlocuzione costante fra territorio e direzione sanitaria. Bene che l’iniziativa continui e che alcuni sindaci del territorio si stiano ancora interessando. Ora serve però passare dalle proteste alle proposte. In questi giorni ho incontrato molti operatori sanitari che lavorano a Saronno".

Addio alla Valle Olona?

Sempre il Presidente della Commissione Sanità ha aperto alla possibilità di trasferire l'Ospedale di Saronno dall'Asst Valle Olona a un'altra Asst. "Operazione" questa che non andrebbe incontro a problemi territoriali visto che quello di Saronno è un ospedale che serve quattro province.

Spostarlo dalla Valle Olona lo salverebbe da un eventuale riorganizzazione in vista dell'ospedale unico Busto-Gallarate: "Serve aprire una riflessione seria sugli azzonamenti: Saronno può avere sinergie venendo collocato in altre ASST del territorio, proprio per la caratteristica della città di essere in mezzo a molte realtà amministrative. Un nuovo azzonamento potrebbe portare nuovi benefici con risorse nuove e attrattività nei bandi per il personale più appetibili. Per questo ho chiesto alla vicepresidente Moratti di seguire insieme questa partita e di istituire un tavolo tecnico con i direttori generali delle aziende ospedaliere del territorio per valutare gli aspetti positivi e negativi di un eventuale collocamento dell’ospedale di Saronno nelle rispettive aziende. Dopodiché presenteremo i risultati di queste interlocuzioni in Commissione Sanità al Pirellone. Abbiamo già fissato ad inizio marzo un’audizione dei sindaci, trasmessa in diretta streaming, per condividere una proposta di rilancio. Dobbiamo avere una visione strategica e questo può essere l’avvio di un nuovo percorso".

"Il percorso tracciato sono sicuro che potrà dare ulteriore slancio all’ospedale di Saronno. Insieme ai sindaci delle Groane, pur non rappresentando territori afferenti all’ASST Valle Olona, siamo particolarmente interessati alla questione, vista la posizione strategica della città che è a cavallo di quattro province. Siamo reduci da un percorso del tutto simile come la modifica dei confini dell’ASST Monza e l’inserimento di Desio nella nuova ASST Brianza. Durante questo periodo abbiamo toccato con mano come i cittadini non guardino i confini amministrativi quando si tratta di bisogni sanitari, motivo per cui tanti brianzoli hanno come riferimento Saranno. Ciò non significa che il confine non sia determinante ai fini della mission delle nostre strutture ospedaliere".

"Mesi di polemiche pretestuose"

"Veniamo da mesi di polemiche pretestuose - ha continuato Monti - duranti i quali Regione Lombardia era accusata di voler chiudere Saronno. Non è mai stata nostra intenzione, anzi, i 20 milioni di euro di investimenti dimostrano il contrario. In ottica di miglioramento degli standard erogativi, vale la pena valutare lo spostamento di Saronno sotto un’azienda. Il territorio si aspetta risposte e il coinvolgimento dei sindaci, a prescindere dalla propria collocazione politica, dei tecnici e degli operatori sanitari va proprio in questa direzione.

Vogliamo rilanciare il presidio e oggi inizia un percorso che va al di là della politica, visto che durante la campagna elettorale di Saranno qualcuno ha cavalcato strumentalmente la questione. Anche sulla medicina territoriale abbiamo assistito a troppe speculazioni politiche e a slogan ma poi bisogna passare dalle parole ai fatti se si vuole aumentare l’offerta sanitaria. L’interlocuzione con la vicepresidente, Letizia Moratti, dimostra che c’è una coesione politica forte per rilanciare il presidio anziché chiuderlo come qualcuno vuol far credere".

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