Saronno

Obiettivo Saronno: "E' la piazza che va ripensata attorno alla giostra"

Il gruppo: "I cittadini una cosa certo non l’hanno chiesta: togliere l’unico baluardo di difesa che rimane in quel luogo contro i bivacchi di senzatetto, spacciatori e ragazzini ubriachi e molesti"

Obiettivo Saronno: "E' la piazza che va ripensata attorno alla giostra"
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Il comunicato dell'Amministrazione di Saronno e dell'assessore al Bilancio Domenico D'Amato non basta a rasserenare gli animi in città sul futuro della giostra di piazza De Gasperi.

Di seguito, il comunicato del gruppo di Obiettivo Saronno.

Giostra di piazza De Gasperi, Obiettivo Saronno: "Una pezza peggiore del buco"

Lo scarno comunicato dell’amministrazione arriva – come ormai di consuetudine – fuori tempo massimo e quando i buoi sono già scappati da un bel pezzo dalla stalla. Sull’ onda dell’indignazione popolare che la notizia dello smantellamento della giostra di Piazza De Gasperi - da tanti anni compagna di ore liete per i bambini saronnesi e dei paesi vicini – ha scatenato tra commercianti, esercenti, famiglie - a provare a metterci una pezza è l’assessore al Commercio Domenico D’Amato, che subodora l’ennesimo flop per la Giunta Airoldi ed interviene con un comunicato che è peggiore del danno che vorrebbe riparare.

Innanzitutto, si dice che la Giunta ha incontrato i residenti e gli esercenti della piazza lo scorso luglio ed ha cercato di coglierne le esigenze e le richieste, per rendere quello spazio più attraente e sicuro. Chi é saronnese da anni conosce bene la storia di questa piazza e lo scempio urbanistico fatto a suo tempo, che l’hanno resa il “non-luogo” che è diventata. Ecco, se c’è qualcosa che è riuscito a dare un’identità a questa piazza è stata proprio la giostra, che nel tempo ne è diventata – insieme ai negozi che hanno tenuto duro – l’unico elemento di attrattività e di vitalità sana e positiva.

I cittadini incontrati a luglio potranno aver chiesto molte cose agli assessori presenti, ma una per certo non l’hanno chiesta: togliere l’unico baluardo di difesa che rimane in quel luogo contro i bivacchi di senzatetto, spacciatori e ragazzini ubriachi e molesti, che spesso anche in pieno pomeriggio hanno scatenato risse e vandalizzato la zona.

Non è chiaro quale sia il progetto di cui parla l’assessore D’Amato e sicuramente sarebbe stato bello renderne partecipi le attività commerciali ed i residenti. Considerando che l’incontro citato si è tenuto a luglio e che da due mesi Saronno è senza Assessore all’ Urbanistica (la Rigenerazione Urbana ormai è accantonata, già avere solo modesta Urbanistica sarebbe un grosso successo) sembra difficile che a dicembre ci sia già un bel progetto confezionato in cantiere e pronto per essere attuato da gennaio.

Stranamente poi, l’intenzione dell’assessore di incontrare i titolari della giostra si palesa solo dopo che questi hanno ricevuto per iscritto il diniego del rinnovo della licenza ed un‘intimazione di sgombero dell’area entro il 15 Gennaio 2023, ovvero tra circa un mese. Anche questo un modus operandi già visto in altri casi simili (lo scorso anno con i dehors di bar e ristoranti, con il minigolf, giusto per fare due esempi di realtà a cui Obiettivo Saronno si è direttamente interessata) in cui i concessionari di terreni o strutture comunali – persone che vivono della loro attività, in cui hanno investito tempo e denaro – vengono vissuti come un mero inciampo di percorso da liquidare con due righe in burocratese, un fastidio che impedisce la realizzazione de “le magnifiche sorti e progressive” a cui la Giunta Airoldi sta preparando i cittadini saronnesi.

Meglio poi che i cittadini non si immischino troppo, perché potrebbero non essere all’altezza di capire le alte vette che il sindaco e la sua Giunta hanno in serbo per loro; quindi, teniamoli all’ oscuro di tutto quello che si riesce e poi mettiamoli davanti al fatto compiuto, che in qualche modo se lo faranno andare bene. Stranamente, noi di Obiettivo Saronno abbiamo sempre pensato che chi si impegna per la città vada in qualche modo coinvolto nella sua stessa progettazione. Invece no, ci sbagliavamo: ai cittadini tutto deve essere calato dall’alto, perché loro non sono in grado di capire.

Da ultimo, si capisce molto bene che chi ha scritto il comunicato dell’ assessore D’Amato (speriamo non sia lui stesso, visto che trattasi di persona che decide delle attività e dei bilanci saronnesi) non sa nulla di Saronno: non sa che “la giostrina” ormai ha dato il nome a quella piazzetta, che per tutti è diventata la piazza della giostrina, non sa che tutti i nostri bambini da anni hanno trascorso lì ore felici nelle noiose domeniche di una città che non si è mai preoccupata molto di loro e che ha ben poco da offrire ai più piccoli, una città in cui i giochi dei parchi pubblici versano perlopiù in condizioni pietose da anni e nessuno o quasi se ne occupa.

Ci meravigliamo anche del silenzio dei numerosi consiglieri comunali che hanno figli, ma ormai sono evidentemente tutti assuefatti ad alzare la mano a comando in consiglio comunale o a prestarsi a pietosi teatrini su decisioni che subiscono, prese da pochi eletti e di cui non vengono nemmeno messi al corrente preventivamente.

Adesso, arriva qualche genio della rigenerazione urbana e decide che la giostra – un elemento di arredo tra l’altro davvero gradevole – è poco attrattiva e va smantellata in un mese. No caro genio della rigenerazione urbana – chiunque tu sia – sei conosci due cose di Saronno, sapresti che quella piazza invece va pensata proprio intorno alla giostra, perché potrebbe essere un’occasione di riscatto per la città verso i bambini e diventare finalmente una piazza pensata per i nostri cittadini più piccoli.

Mercoledì 7 dicembre ore 21.00 si terrà in Aldo Moro un incontro per tutti coloro che sono interessati alle sorti della giostrina.

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