Nove mesi al voto: chi per il dopo Landoni a Gorla Minore?
Lavori in corso all’interno dell’attuale maggioranza in vista delle elezioni del prossimo anno.
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Gli incontri per raccogliere idee, istanze e disponibilità a mettersi in gioco sono stati avviati da tempo. Prosegue il confronto costante sul programma in fase di completamento e sugli obiettivi del quinquennio che verrà, gli aperitivi per intercettare i giovani delle scorse settimane, la certezza di un candidato sindaco nuovo da proporre, con Vittorio Landoni che approda al termine del suo doppio mandato.
Si lavora per il dopo Landoni
Il gruppo di maggioranza "Per una comunità rinnovata" sta lavorando già da tempo al dopo e alla squadra da presentare alle elezioni amministrative della primavera 2024 a Gorla Minore. Con i gorlesi in attesa dell’annuncio più importante, quello che renderà noto chi si candiderà a nuovo sindaco.
Beatrice Bova: ipotesi più accreditata
Con l’ipotesi più accreditata che vede il profilo di Beatrice Bova – attuale vicesindaco e assessore a Urbanistica e Ambiente, da vent’anni colonna della Giunta, prima con Migliarino, poi con Landoni – come naturale indiziato numero uno per raccogliere la continuità dei suoi eventuali predecessori. Non l’unica figura sul tavolo però, in un confronto interno che non è ancora approdato a una sintesi definitiva.
Stiamo costruendo il percorso
«Stiamo costruendo il percorso dopo la verifica delle promesse elettorali – aggiorna il sindaco Vittorio Landoni – e buona è la risposta delle persone nuove che vogliamo coinvolgere, soprattutto donne. Ma qualcosa di definitivo potremmo comunicarlo solo nelle prossime settimane, massimo a settembre». Prospettiva che rivela come i tasselli siano in realtà vicini a completare il disegno dell’assetto del gruppo verso il voto. Se davvero la scelta di Comunità rinnovata cadesse su Bova e se dall’altra parte le forze di Centrodestra confermassero la fiducia data a Fabiana Ermoni, candidata nel 2019 e attuale capogruppo di minoranza, sarebbe una sfida tutta al femminile con la prospettiva certa di un sindaco donna. A meno di una terza lista, ipotesi che pure oggi non può essere esclusa.