Conti e salute

Mancato pagamento dei ticket: Regione batte cassa. CGIL Varese: "Vessati i cittadini più deboli"

La denuncia del sindacato SPI CGIL contro le sanzioni che la stessa maggioranza, a maggio, aveva chiesto di sospendere. "Le stesse forze politiche che a livello nazionale chiedono condoni tombali per gli evasori, in Lombardia si accaniscono in questo modo contro anziani e disoccupati che si trovano in grande difficoltà

Mancato pagamento dei ticket: Regione batte cassa. CGIL Varese: "Vessati i cittadini più deboli"
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Migliaia di verbali di accertamento dalle Ats ad altrettanti cittadini lombardi, tutti per mancato pagamento dei ticket. I sindacati contro la Regione guidata dalle stesse forze che, a Roma, chiedono "condoni tombali" per gli evasori e a Milano "si accaniscono contro anziani e disoccupati".

Mancato pagamento dei ticket sanitari: migliaia di verbali inviati

Nel solo 2021 sono oltre cinquemila le famiglie che si sono viste recapitare una raccomandata in cui si chiede loro di sanare un'indebita fruizione di prestazioni sanitarie o di medicinali dispensati in regime di esenzione ticket per limiti di reddito o condizione di disoccupazione / mobilità.

Si tratta per lo più di pensionati o disoccupati che negli anni 2016 / 2017 hanno erroneamente continuato ad utilizzare i codici di esenzione E01 – E04 – E02 ed E12 non sapendo di non averne più diritto in quanto la loro condizione era nel frattempo cambiata.

Si tratta di esenzioni, in particolare quella per disoccupazione, rilasciate dietro autocertificazione presso gli sportelli ATS, spesse volte senza un'adeguata informazione da parte dell'ente.

"Giusto chiedere il dovuto, non la sanzione"

Ovviamente nulla da eccepire in merito al pagamento di quanto dovuto, ma il problema è che, in base alla normativa, la somma corrispondente all'importo del ticket non pagato viene niente di meno che raddoppiata per effetto della applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria, mettendo in grande difficoltà le famiglie già duramente provate da questo lungo periodo di crisi economica seguita all'emergenza sanitaria. Inoltre non è concessa nessuna possibilità di rateizzazione, se non in caso di decreto ingiuntivo.

Regione Lombardia, su insistenze del sindacato, aveva provveduto negli anni scorsi ad esonerare dall’applicazione della sanzione amministrativa proprio in considerazione del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di un errore in buona fede.

La maggioranza impegna la Giunta, che tace

Oltre alle sollecitazioni del sindacato, a maggio era stato lo stesso Consiglio Regionale, e per di più su proposta di un gruppo della stessa maggioranza, ad approvare l'Ordine del Giorno n.1823 che impegnava Regione Lombardia a deliberare nel primo provvedimento di legge utile una ulteriore proroga, anche per tutto il 2021.

Delibera che tuttavia ad oggi non è ancora arrivata.

I due volti del centrodestra

"Ci chiediamo come mai - dichiara Federica Trapletti della Segreteria dello SPI Lombardia - le stesse forze politiche che a livello nazionale chiedono condoni tombali per gli evasori (questi sì in mala fede), in Lombardia si accaniscono in questo modo contro anziani e disoccupati che si trovano in grande difficoltà".

"L’impressione che si ricava da questo atteggiamento - dice Valerio Zanolla segretario generale dello SPI CGIL Lombardia - è che in Regione si tentino tutte le strade per fare sì che la sanità pubblica sia sempre più malvista agli occhi della gente non perdendo ogni occasione per vessare i cittadini più deboli che dovrebbero essere difesi e non tormentati ogni qual volta si avvicinano al sistema sanitario lombardo, come sta capitando da tempo a proposito di liste di attesa per le visite sanitarie che si possono saltare solo pagando di tasca propria. La regione Lombardia toglie dalle tasche dei cittadini le risorse che poi devolve ai profitti del sistema sanitario privato e questo a noi non va bene!".

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