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Lombardia verso la zona arancione? Oggi la Conferenza Stato-Regioni

L'ordinanza del Ministero della Salute scade questo fine settimana, si apre la discussione sul rinnovo della zona rossa o sui possibili allentamenti

Lombardia verso la zona arancione? Oggi la Conferenza Stato-Regioni
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Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana, insieme al collega piemontese Alberto Cirio, sarebbe pronto a chiedere oggi un allentamento delle misure restrittive per la regione, portando la Lombardia verso la zona arancione, o almeno alcune province.

Lombardia verso la zona arancione?

I dati, rispetto a quelli della settimana chiusasi il 25 ottobre e alla base dell'ordinanza del 4 novembre, sarebbero migliori. Tanto migliori, da giustificare un passaggio almeno parziale alla zona arancione. Ne sarebbe convinto il Presidente Attilio Fontana, che oggi si confronterà col Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Dal 25 ottobre, l'indice Rt sarebbe infatti sceso da un valore superiore a 2 a circa l'1,6, che la collocherebbe potenzialmente in fascia arancione. Più complicato invece il discorso sugli altri 20 parametri, sui quali non sono ancora stati diffusi dati completi.

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Forse non tutta

Il Ministro Roberto Speranza non sarebbe comunque intenzionato ad accogliere un allentamento delle restrizioni regionali già dal 15 novembre. Forse più avanti, se la tendenza alla stabilizzazione degli incrementi di contagi e dei ricoveri dovesse confermarsi e, possibilmente, invertirsi. Farlo ora porterebbe al rischio di una nuova recrudescenza del contagio che si potrebbe misurare solo a un paio di settimane di distanza: si arriverebbe a inizio dicembre, e a quel punto il rischio sarebbe di dover costringere a una zona rossa sotto Natale che porterebbe a nuove tensioni, oltre che a un enorme danno per l'economia.

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Punto di caduta della trattativa potrebbe però essere l'applicazione di deroghe per i territori che stanno soffrendo meno la seconda ondata e che presentano una situazione generale migliore della regione. Tra questi ci sarebbero Sondrio, Mantova e Lodi. Un'ipotesi di zona rossa "a macchia di leopardo" che era già stata avanzata da alcuni rappresentanti dei territori in questione subito dopo la pubblicazione dell'ultimo Dpcm e che Fontana aveva rimandato di due settimane, quando l'ordinanza del Ministero sarebbe arrivata a scadenza. E che alcuni giorni fa era stata ripresa anche dallo stesso Fontana. Tutto qui dipenderà ancor più dai dati prodotti dalla Regione: come aveva spiegato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, più si restringe il territorio di riferimento più è difficile avere dati certi e completi.

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