L'appello ad Airoldi: "Saronno accolga subito i profughi dall'Afghanistan"
Si chiede di fare come Bergamo: aprire le porte a chi fugge dai talebani che in pochi giorni hanno ripreso il controllo del Paese dopo il ritiro delle forze NATO
Appello firmato da Società della Cura, Università delle Migrazioni, Liberazioni FIlm Festival e Attac Saronno al sindaco Augusto Airoldi, per aprire le porte della città ai profughi in fuga dall'Afghanistan seguendo, quindi, quanto già fatto dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Di seguito le loro parole.
"Saronno accolga i profughi dall'Afghanistan"
Una comunità che si definisce solidale deve dare un segnale concreto di fronte alla gravità della crisi umanitaria afghana.
Non possiamo rimanere inerti di fronte alla fuga di migliaia di persone da un Paese che abbiamo contribuito ad occupare militarmente per 20 anni e che alla fine abbiamo consegnato ai suoi peggiori aguzzini. È venuta l'ora, in questi giorni, di prenderci cura degli esseri umani che da questa catastrofe stanno fuggendo, per risarcire loro almeno in parte il vergognoso (e anticostituzionale) comportamento "filo-atlantico" del nostro Paese.
Cosa possiamo fare noi cittadine e cittadini di pace?
Possiamo chiedere alle nostre istituzioni locali di fare la propria parte, come la facemmo 30 anni fa con le persone in fuga dall'Albania: APRIRE LE NOSTRE PORTE A CHI FUGGE DALLA MORTE E DALLA NEGAZIONE DEI DIRITTI UMANI FONDAMENTALI.
Per questo chiediamo al Sindaco di Saronno di adoperarsi immediatamente presso le autorità, a partire dal Prefetto, segnalando la propria disponibilità ad accogliere una famiglia afghana in fuga in un appartamento o altro spazio idoneo presente in città, con un percorso di "accoglienza integrata e partecipata" e risorse adeguate a favorirlo.
Si può fare. Si può fare subito. Si può fare bene. E ci farebbe sentire comunità che è parte della storia. E, nella storia, dalla parte giusta.