Lago balneabile, Monti: "La Schiranna non è pronta per i turisti"
Il consigliere: "Mancata una visione strategica per permettere a tanti imprenditori di investire sull’area in tempo per la stagione turistica"

Il consigliere comunale varesino e regionale Emanuele Monti ha presentato una mozione in cui si chiede un piano di investimenti per l'area balneabile del lago di Varese e di riaprire l'accesso ai cani.
Lago balneabile, Monti: "La Schiranna non è pronta"
“A fronte del recente sopralluogo effettuato sul litorale lacustre nei comuni di Varese, alla Schiaranna, e di Bodio Lomnago è evidente che la Giunta Galimberti si sia fatta trovare impreparata all’importantissimo appuntamento con la balneabilità del Lago. Serve prevedere immediatamente un piano di investimenti perché la stagione turistica è già iniziata ed è impensabile che il nostro territorio si lasci scappare questa occasione di sviluppo per colpa della miopia del sindaco”.
Così Emanuele Monti, consigliere regionale e comunale, proponente di una mozione a Palazzo Estense per chiedere all’amministrazione comunale un piano urgente di investimenti volto a potenziare le infrastrutture, l’offerta turistico-ricettiva e la tutela del decoro e della sicurezza pubblica alla Schiranna.
Complimenti a Bodio, attacchi a Varese
“Complimenti all’amministrazione di Bodio Lomnago – continua Emanuele Monti – per aver saputo cogliere l’importanza di un volano di sviluppo come la balneabilità de Lago. Galimberti invece ha utilizzato il litorale lacustre solamente come palcoscenico per iniziative elettorali e strumentali o per farsi qualche selfie. È mancata una visione strategica per permettere a tanti imprenditori di investire sull’area della Schiranna ed essere pronti già dall’inizio di questa stagione. Peccato un altro flop a danno dei cittadini”.
"Ripristinare l'accesso ai cani"
La mozione, inoltre, chiede di rivedere la decisione del Comune di vietare l’accompagnamento degli utenti con cani e animali d’affezione.
“Oltre alla figuraccia di aver tradotto in modo sbagliato il cartello in lingua inglese (con "forbidden" diventato "vorbidden" e "fishing", "fisching", ndr) – sottolinea Monti – è incomprensibile che gli utenti debbano lasciare a casa i propri amici a quattro zampe. Chiediamo che venga definita una strategia che possa conciliare il loro accesso con la pulizia e il decoro dell’area”.