Lavori pubblici

La sala consigliare è tornata agli antichi splendori

Gli affreschi di Palazzo Pollini a Turate sono stati restaurati dal Comune con un intervento da 105mila euro.

La sala consigliare è tornata agli antichi splendori
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Si avviano alla conclusione i lavori di restauro degli affreschi che abbelliscono la sala consigliare di Palazzo Pollini di Turate. Dopo circa quattro mesi di lavoro, proseguito senza intoppi tecnici, e uno stanziamento di 105mila euro, i cimeli storici e artistici sono tornati al loro originario splendore e l’Amministrazione pensa di organizzare momenti pubblici speciali per mostrare alla cittadinanza l’esito dei lavori.

Il restauro degli affreschi

«I turatesi rimarranno affascinati nel vedere gli affreschi della sala consigliare tornati a risplendere. Prima erano evidenti situazioni di degrado, causate dal tempo e da fenomeni dannosi per le opere d’arte, come l’umidità di risalita che aveva persino fatto staccare dalla parete pezzi di intonaco. Se non fossimo intervenuti con urgenza, avremmo rischiato di compromettere per sempre la bellezza degli affreschi - spiega l’assessore alla Cultura, Loris Guzzetti - Lo splendore originale riacquistato si nota dai colori e dall’eliminazione delle zone di evidente degrado». A livello tecnico: «Una delle criticità maggiori era dovuto a sub-efflorescenze saline che colpivano la parte bassa degli affreschi, distruggendo la superficie pittorica e il colore delle singole figure, fino a farle sbriciolare. Anche gli infissi di legno interamente decorati presentavano sollevamento e perdite delle componenti pittoriche che rischiano di andare perdute. Abbiamo affrontato il problema dell’umidità di risalita, realizzando una fascia di protezione con un nuovo intonaco cementizio fra la base della parete e gli affreschi, così da bloccare la risalita di umidità. All’esterno è stata costruita una nuova zoccolatura con materiale più traspirante». L’ultimo intervento di restauro sugli affreschi era avvenuto a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90: «Le tecniche di restauro e i prodotti usati all’epoca non hanno avuto un esito prolungato e nel corso del tempo hanno reso gli affreschi ancora vulnerabili. L’evoluzione delle tecniche e dei materiali ci ha permesso ora di sostituire gli strati superficiali con prodotti traspiranti che combattono le conseguenze dell’umidità, portando effetti più resistenti e durevoli nel tempo».

Lo strumento dell'Art Bonus

La cifra di 105mila euro stanziata dal Comune per l’intervento straordinario di restauro potrebbe essere rimborsata, per una quota del 40%, dalla Sovraintendenza, trattandosi di un bene storico e artistico. Per ottenere un sostegno per l’importo rimanente (68.888 euro), ma soprattutto per rendere i cittadini protagonisti della cura dell’arte del proprio territorio, il Comune ha adottato a febbraio l’«Art Bonus». «Si tratta di un risultato eccezionale: abbiamo portato a Turate uno strumento straordinario, spesso utilizzato per i grandi monumenti nazionali e che permette di rendere ogni singolo turatese un valido protagonista nella tutela del patrimonio artistico presente sul nostro territorio - precisa l’assessore - Lo strumento assicura ai turatesi generosi che vogliono contribuire all’opera di beneficiare di un sostegno fiscale sulla donazione fatta, con un credito del 65%». In circa due mesi lo strumento ha già permesso di raccogliere una cifra di tutto rispetto, anche grazie alle lettere di presentazione del progetto inviate a più di 90 imprese dislocate sul territorio: «Sono stati devoluti al momento 14.338 euro, un contributo importante per le casse comunali e, al di là della mera questione economica, ci fa capire con soddisfazione quanto molti cittadini e imprenditori abbiano compreso il senso della nostra proposta, volendo diventare protagonisti della tutela del nostro prezioso patrimonio artistico».

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