Ciclismo

La partenza a Busto della Tre Valli diventa un caso a Saronno

La Lega non ha dubbi: "L'Amministrazione Airoldi ha mantenuto la sua promessa togliendo la Tre Valli alla città"

La partenza a Busto della Tre Valli diventa un caso a Saronno
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La notizia dell'addio a Saronno in favore di Busto Arsizio per la partenza della centesima edizione della Tre Valli varesine infiamma il dibattito in città. Fino al cambio d'Amministrazione infatti si credeva confermata la partenza della gara che per quattro anni consecutivi vedeva il via dalla città dell'Amaretto, con tanto di 20mila in bilancio per sostenerne i costi. L'ingresso in maggioranza di liste non entusiaste della manifestazione avrebbe quindi portato, secondo la Lega, alla decisione di trasferire la partenza a Busto, come evidenzia nel suo comunicato Stefano Morandin, membro della Commissione Sport  per la Lega, che riportiamo di seguito.

Tre Valli Varesine, il via a Busto. Lega Saronno: "Amministrazione ha mantenuto la sua promessa"

L’amministrazione Airoldi sarà soddisfatta di aver mantenuto almeno una promessa elettorale: eliminare la partenza della Tre Valli Varesine da Saronno".

Si concretizza così un lungo lavoro della sinistra, fatto di ironie, atto a sminuire l’importanza di avere la partenza di un evento sportivo internazionale dalla nostra città. Perché, nonostante le risatine tipiche di una certa sinistra da salotto buono, è un dato di fatto che la Tre Valli, oltre a fungere da avvicinamento al Giro di Lombardia (uno dei massimi eventi del ciclismo mondiale), sia anche una delle prime uscite ufficiali del Campione del Mondo neo incoronato. E con un albo d’oro di tutto rispetto: da Bartali a Magni, da Coppi a Merckx, fino a Nibali e Primož Roglič. Altro che corsa sconosciuta, come detto in città da certi tromboni.

Forse alcuni si sono dimenticati il Sindaco Alessandro Fagioli posare accanto ad Alejandro Valverde, campione del mondo 2018, sul cui palmares non è nemmeno il caso di discutere, e Matteo Trentin, campione europeo 2018, o con Mads Pedersen, campione del mondo 2019. Oppure ci si dimentica il numero considerevole di campioni, vincitori di grandi giri, ex campioni del mondo, vincitori di classiche: alla faccia dell’evento “minore”.

Che, sostiene la sinistra cittadina, non avrebbe portato abbastanza alla città. Facciamo un rapido riassunto di ciò che comporta un evento sportivo internazionale in una città. Le squadre partecipanti risiedono in città: otto corridori per squadra, più tutto lo staff. Questo porta introiti agli hotel e alle attività cittadine. Si aggiungano gli appassionati che, il giorno della gara, affollano Piazza della Libertà, magari consumando nei locali cittadini, e parcheggiando a Saronno, portano introiti a Saronno Servizi. Oltre al fatto che giornalisti, internazionali, parlano della corsa che parte dalla nostra città. Lo stesso consigliere Rotondi del PD, durante la commissione sport di ieri sera, ha ammesso che è stata un’ottima occasione per i commercianti locali.

Nella stessa commissione, sono notate lamentele, che paiono più un tentativo di arrampicarsi sui vetri, per l’assenza dei parcheggi per una mattinata, in un giorno feriale. L’assenza di parcheggi, per poche ore, è sicuramente un piccolo disagio momentaneo, ma conferma l’interesse che questa competizione attrae. Sempre per smentire la teoria che la Tre Valli non ha portato nulla a Saronno.

Cosa si poteva chiedere di più a una competizione internazionale, che impegna la città per una mattina? Avrebbero forse preteso un costante e oceanico afflusso di appassionati di ciclismo ogni giorno dell’anno, per essere soddisfatti?!

L'ipotesi della "settimana della sostenibilità" al posto della Tre Valli

Saronno è alla confluenza di 4 provincie: sfruttando la risonanza della Tre Valli, si sarebbe potuto, con il tempo, rendere Saronno un punto di riferimento sportivo per l’alta provincia di Milano, la bassa provincia di Varese e la bassa provincia di Como. Per questo obbiettivo sarebbe stato necessario avere una progettualità, presente nella precedente amministrazione. L’assessore Musarò ha fatto riferimento, in sostituzione alla Tre Valli, a una manifestazione, una settimana della sostenibilità, non meglio identificata, sempre incentrata sulla bicicletta. Vorrei ricordare a lor signori che la lamentela costante dal 2016 è stata che la Tre Valli costava troppo, senza portare benefici. Ora, nella migliore tradizione di questa amministrazione, non abbiamo avuto una benché minima idea dei costi che l’organizzazione di questo evento dovrebbero comportare. Non ha fatto nemmeno riferimento a quale sarebbe l’ente con cui il comune stia trattando: che siano associazioni già note in città? Solo il tempo ci darà la risposta.

"Confusione nell'Amministrazione"

Aggiungiamo che, come sempre, l’attuale amministrazione dimostra un po’ di confusione: i suoi sostenitori lamentano che la Tre Valli avrebbe significato un consistente problema per i commercianti, visto che si bloccava per una mattinata il centro cittadino. Quindi quando sarebbe il momento culminante della nuova manifestazione? Il sabato pomeriggio, momento in cui, di norma, il centro cittadino vive delle passeggiate non solo dei saronnesi ma anche di chi viene dai paesi del circondario.

Ultima, risibile, obiezione mossa contro la Tre Valli: non si svolgeva solo a Saronno, ma partiva da Saronno per arrivare a Varese. Mi pare veramente superfluo soffermarsi su questo punto, che pare un’obiezione estremamente infantile. A questo punto, mi domando perché Milano non rinunci alla partenza della Milano-Sanremo.

Un’ultima domanda: quale sarebbe l’inquinamento dato dallo sport, visto che si sente la necessità di una settimana su sport e sostenibilità?

Gli anni di risatine e di lamentele hanno quindi sortito l’effetto voluto: Airoldi e la sua giunta hanno mantenuto la promessa elettorale, ma a quale prezzo per la città, che si vede togliere una competizione conosciuta, internazionale, praticamente una certezza. Nella commissione sport si è parlato di immagine e di marketing, di rendere Saronno città meno provinciale, soprattutto da parte di sostenitori e consiglieri della maggioranza: ecco vorrei far notare che predicano bene e razzolano malissimo in questo caso. Perché se della Tre Valli si parla sui media nazionali e internazionali (Eurosport), chi mai parlerà della futura manifestazione sostenibile?

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