"La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando inizia a mancare"
Con la citazione di Calamanderi l'ex sindaco Laura Cavalotti e la lista civica Partecipare Sempre puntano l'attenzione sull'importanza della festa nazionale: "Fermiamoci un attimo nelle nostre case e pensiamo a ciò che è stato nel passato per non sbagliare mai più nel futuro".
"La libertà é come l’aria", dice Calamandrei. "In questo periodo di quarantena forse ci rendiamo conto dell'importanza della libertà", osserva il gruppo di Partecipare Sempre che ha voluto dare il suo contributo di riflessione in occasione del 25 Aprile. "Facciamo in modo che, nonostante il periodo difficile, questa festa non venga sminuita a una giornata come tante, ma sia monito di forza e unitá nazionale quando ci sará da ripartire, uniti ce la faremo. Vivi l'Italia!".
75esimo anniversario della Liberazione
"La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando inizia a mancare" La citazione sovrastante di Piero Calamandrei (professore, politico e avvocato italiano), tratta dal suo "Discorso sulla Costituzione" del 1955 agli studenti milanesi, "deve riecheggiare nelle nostre menti, perché mai come in questo difficile momento di quarantena chiusi nelle nostre case, ci sentiamo privati di quel senso di libertà a cui siamo abituati, e giorno dopo giorno ne riscopriamo il valore", osservano l'ex sindaco Laura Cavalotti e la lista civica Partecipare sempre.
"Chi muore per un bene comune non dev'esser dimenticato"
La riflessione della lista civica Partecipare sempre:
"Ma quando abbiamo iniziato a dare tutto questo per scontato? Sono passati 75 anni da quel lontano 25 Aprile1945, giorno in cui venne proclamata l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, e la sensazione comune é che il passare del tempo stia sbiadendo con sempre maggior intensitá il ricordo di una ricorrenza che il popolo Italiano si é guadagnato con i sacrifici di migliaia di uomini e donne che, spinti da ideali di unione, uguaglianza, libertá e democrazia, hanno incontrato la morte per difendere i propri diritti. Non dimentichiamo i fratelli Cervi, Sandro Pertini, Giorgio Amendola, Pietro Nenni, e Roberto Zané, il partigiano più giovane d’Italia, che ha dato la vita sui monti del Verbano a soli 12 anni. Non dimentichiamo le donne della resistenza, coloro che in prima linea hanno rischiato quotidianamente la tortura e la morte per la libertá della nazione, chi come staffetta, chi come infermiera, chi come combattente. Le ricordiamo per dare coraggio a tutte quelle donne che oggi combattono per veder riconosciuti i propri diritti e che quotidianamente sono soggette ad abusi, maltrattamenti e disparitá sociale; le ricordiamo perché chi muore per il bene comune non deve essere mai dimenticato".
"Il 25 Aprile sia monito di forza e unità nazionale: uniti ce la faremo"
"Affinché questo 25 Aprile sia una grande FESTA NAZIONALE, dove a spiccare siano i colori della bandiera tricolore, fermiamoci un attimo nelle nostre case e pensiamo a ciò che é stato nel passato per non sbagliare mai più nel futuro. Facciamo in modo che, nonostante il periodo difficile, questa festa non venga sminuita a una giornata come tante, ma sia monito di forza e unitá nazionale quando ci sará da ripartire, uniti ce la faremo. A favore della Libertà e per la democrazia, contro ogni sopruso, sempre. Buona Festa della Liberazione, uniti ce la faremo, viva l’Italia".