Groane

La guerra nel Nagorno-Karabakh entra nel consiglio comunale di Ceriano

La mozione è nata dalla richiesta di un cerianese di origini armene. Il vicesindaco: "Bisogna contrastare il prepotente espansionismo filoislamico e panturco"

La guerra nel Nagorno-Karabakh entra nel consiglio comunale di Ceriano

Nell’ultimo consiglio comunale di Ceriano Laghetto un punto di “politica internazionale”, nato dalla richiesta di un cittadino armeno per una presa di posizione sulla guerra nel Nagorno-Karabakh

La guerra del Nagorno-Karabakh in consiglio a Ceriano

Tra i punti affrontati nell’ultimo Consiglio comunale, c’era anche una delibera riguardante il conflitto nella regione del Nagorno-Karabakh (in armeno Artsakh), area montagnosa nel Caucaso Meridionale, che si è autoproclamata repubblica indipendente nel 1991, anche se non viene ancora riconosciuta formalmente a livello internazionale.

Una questione sollevata da un cittadino cerianese che ha raccolto l’appello inviatogli dal console dell’Armenia affinché si accendano i riflettori, dopo che la situazione da quelle parti si è fatta particolarmente grave dalla fine dello scorso mese di settembre.

“Dal 27 settembre 2020 si sta assistendo a una ripresa degli scontri, con un intenso e persistente attacco bellico dell’Azerbaigian nei confronti della popolazione e degli edifici dell’Artsakh, che ad oggi è un’area a maggioranza di popolazione armena e cristiana ma non riconosciuta a livello internazionale”, si legge nel testo della deliberazione.

Un conflitto sospeso dal 10 novembre grazie a un accordo di pace (costato all’Armenia un pesante prezzo territoriale) e all’intervento delle forze di peace-keeping della Federazione russa. Il testo della delibera evidenzia che “per gli armeni l’Artsakh è un simbolo, un’area di tradizioni millenarie tramandate di generazione in generazione, di fervore culturale e sociale, in particolare con la creazione di numerosi movimenti che ne richiedono l’indipendenza”, e che “il riconoscimento della Repubblica di Artsakh è di fondamentale importanza per fermare il massacro degli armeni, gli attacchi indiscriminati nei confronti della popolazione cristiana, la distruzione di scuole ospedali e chiese, in un conflitto che rischia di configurarsi come un genocidio“. L’intento della delibera è quello di “supportare il popolo armeno nella richiesta di riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica dell’Artsakh, al fine di fermare gli attacchi bellici che ciclicamente colpiscono l’area e impegnarsi a chiedere alle autorità nazionali il riconoscimento dell’Artsakh, quale atto di solidarietà al popolo cristiano armeno al fine di porre termine per sempre alle ostilità che lo hanno colpito”.

Cattaneo: “Bisogna contrastare l’espansionismo filoislamico, l’Europa è debole”

Il vicesindaco Dante Cattaneo che ha introdotto e illustrato la deliberazione ha voluto ringraziare i Consiglieri per il confronto suscitato su questo tema di portata internazionale:

“E importante riconoscere il ruolo strategico e centrale della storia dell’Armenia per contrastare un sempre più prepotente espansionismo filoislamico e panturco che nel passato è stato foriero di immani tragedie e genocidi volti a colpire le genti e la loro cultura solo in quanto irriducibili cristiani. Purtroppo la debolezza dell’Europa ed il comportamento pavido di molte sue istituzioni deve indurre tutti gli uomini di buona fede a tentare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi”.

La mozione è stata approvata senza voti contrari: favorevole la maggioranza, astenuta la minoranza.

TORNA ALLA HOME