Il sindaco di Saronno: "Senza anestesisti non è più un ospedale ma un poliambulatorio"
Il primo cittadino promette il suo impegno "per una azione che coinvolga tutti i sindaci del territorio, pur nella consapevolezza che il caos che regna in Regione Lombardia in tema di sanità rende tutto ancor più difficoltoso"
Ieri il sindaco di Saronno Augusto Airoldi ha incontrato una delegazione del personale dell'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale cittadino, preoccupata dopo il trasferimento dei pazienti Covid in altre strutture deciso a causa della cronica carenza di personale e delle conseguenze che, se non si rimedia, potrebbero pesare sul nosocomio.
La nota del primo cittadino.
Il sindaco di Saronno: "Assicuro il mio impegno"
"Ieri mattina ho ricevuto una delegazione composta da personale del reparto di rianimazione dell'ospedale di Saronno. Ringrazio per l’incontro che si è svolto nel rigoroso rispetto della normativa anti-Covid.
I presenti, con la passione propria di chi mette tutto se stesso in una attività professionale indispensabile per la salute di tutti noi, mi hanno rappresentato la cronica carenza di personale medico in servizio al reparto di rianimazione del nostro ospedale che, se non rapidamente colmata dalla direzione aziendale, rischia di portare, se non alla chiusura, ad un drastico ridimensionamento dello stesso. E, come è facile intuire, senza adeguato numero di anestesisti non esiste chirurgia, blocco operatorio, pronto soccorso 24x7, … In altre parole non esiste più un Ospedale di primo livello, ma un poliambulatorio.
Ho assicurato il mio impegno per una azione che coinvolga tutti i sindaci del territorio da attuarsi quanto prima, pur nella consapevolezza che il caos che regna in Regione Lombardia in tema di sanità rende tutto ancor più difficoltoso".