Il sindaco di Gorla intervistato a RTL: "Non si può restare due anni in emergenza, serve nuovo approccio"
E sul caro energia, il sindaco chiede "una manovra in tempi rapidi, o tante aziende non riusciranno a stare sul mercato"
Intervistato da RTL102.5 News, il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio è tornato a parlare di pandemia, gestione dell'emergenza e anche di caro bollette.
Da La Settimana ai microfoni di RTL: parla il sindaco di Gorla
Intervista a tutto tondo nei giorni scorsi per il sindaco di Gorla Maggiore Pietro Zappamiglio, raggiunto dai microfoni di RTL102.5 News dopo l'intervista rilasciata la scorsa settimana su La Settimana di Saronno (acquistabile in edicola o QUI nella versione digitale).
Intervista che arriva in un periodo nuovamente "caldo" sul fronte dell'emergenza Covid, con l'arrivo (e la sovrapposizione) di nuove regole, nuovi DPCM poco chiari e già "corretti" dalle FAQ e nuovi protocolli per le scuole.
"Credo che una delle criticità maggiori sia comprendere e applicare le regole, tante e rigide - ha commentato Zappamiglio - Il mondo della scuola è in difficoltà, sia per screening sia per le attività in classe. Ricevo tantissime istante da presidi e genitori, e a questo si aggiunge la gestione quarantene".
"Governo intervenga sui costi dell'energia"
Alle difficoltà legate alla gestione pandemica si sommano da alcuni mesi (e almeno per i prossimi) quelle economiche per il caro bollette che sta investendo famiglie e imprese.
"Le aziende più piccole so quelle che si troveranno più in difficoltà, soprattutto le più energivore. Il caro bollette è un tema che riguarda le famiglie e molte delle nostre attività imprenditoriali, occorre che il Governo ponga rimedio in tempi brevi o molte aziende non riusciranno a stare sul mercato. Ho già ricevuto molte istanze da imprenditori medio-piccoli, con fatturato da 1 a 20 milioni di euro. E' evidente che occorre una manovra importante dal Governo che porti a ridurre i costi dell'energia".
"Siamo sul fronte. C'è fatica ma tanta dinamicità"
"Comuni, sindaci e amministratori locali sono sul fronte da febbraio 2020, si comincia ad accusare un po' di fatica, di mancanza di prospettiva e di poter progettare serenamente il futuro dei nostri comuni - ha aggiunto Zappamiglio - Vedo tantissima dinamicità e reattività e voglia di rispondere al bisogno della gente da tanti colleghi sindaci e amministratori locali.
(...)Non si può restare due anni in emergenza pandemica. Boris Johnson in Regno Unito insegna che occorre rivedere l'approccio e passare da un approccio pandemico a un approccio endemico e dati questi giorni lo dimostrano. Il contagio è diffuso ma con prudenza occorre affrontare questa emergenza in maniera diversa.
Nell'affrontare la pandemia esiste il problema concreto per le famiglie di gestire famiglia, lavoro e figli. Ricevo molte istanze di genitori alle prese con tampone t0, t5, Dad e Did. In tutto questo, c'è bisogno di mettere le famiglie nella condizione di stare coi propri figli e di non riversare su di loro proprie ansie. Vivo la realtà su mia pelle, con la mia famiglia e le mie figlie.
Credo che in un'ottica sussidiaria, chi è sul fronte e conosce la realtà enti locali debba avere più autonomia. Come detto da Draghi è importante che i nostri bambini possano andare a scuola; ho apprezzato il suo discorso e lo sforzo che fanno insegnanti, maestre, professori e tutti i genitori.
Sulla gestione dei dati, sicuramente occorre fare un discernimento, conteggiare il Covid per quello che è veramente la conseguenza della malattia, è evidente che ci sono altre patologie che si intersecano col Covid. Dall'altra parte occorre fare una riflessione sull'aspetto burocratico che imprigiona in casa anche 15-20 giorni per la quarantena".