Il deputato leghista Grimoldi: "Confermata una sentenza che distorce la realtà"
Secondo il segretario nazionale della Lega Lombarda "quei manifesti sottolineavano una realtà sotto gli occhi di tutti"
Il deputato della Lega Paolo Grimoldi commenta la conferma della sentenza di condanna alla Lega per i manifesti del 2016 "Saronno non vuole i clandestini".
Grimoldi: "Sentenza contro il buon senso"
"Un’altra sentenza che va contro il buon senso e contro la realtà". Esordisce così, sui social, il segretario nazionale della Lega Lombarda Paolo Grimoldi, dopo la notizia della conferma in Appello della sentenza di condanna alla Lega Nord per i manifesti affissi a Saronno nel 2016 contro l'arrivo di 32 richiedenti asilo, definiti "profughi". Manifesti che i giudici hanno ritenuto discriminatori in quanto l'accostamento tra richiedenti asilo e clandestini, quindi irregolari, è lesivo della dignità.
Niente sorpresa
Prosegue il deputato:
"Sinceramente non ci aspettavamo nulla di diverso. Peccato. La corte d’Appello di Milano ha confermato sentenza del giudice di primo grado, che aveva condannato un manifesto a Saronno della Lega 'per il carattere discriminatorio e denigratorio dell'espressione clandestini', legittima una sentenza che distorce un’altra volta la realtà. Perché quel manifesto della Lega di Saronno fotografava una realtà sotto gli occhi di tutti, ovvero che la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo erano clandestini senza requisiti per la protezione internazionale".
Questione di numeri
Grimoldi sfodera a questo punto i numeri dell'accoglienza, e degli esiti delle richieste d'asilo:
"Ricordiamo quei numeri? Dei 181 mila immigrati approdati in Italia nel 2016, secondo i numeri forniti dal ministero degli Interni, appena un migliaio erano siriani in fuga dalla guerra e di questi 181 mila solo due terzi, circa 123mila, avevano presentato domanda di asilo, mentre quasi 60mila non l'avevano nemmeno presentata confermando nei fatti di essere irregolari. Delle 123 mila domande di asilo presentate ben il 56% erano state respinte, confermando lo status di irregolari e dunque di clandestini di circa 65mila immigrati cui si aggiungevano i 60mila che non avevano presentato la domanda: in tutto 125mila clandestini su 181mila. Oltre due terzi. Non solo, delle 123 mila domande esaminate solo il 5% dei richiedenti asilo aveva ottenuto il riconoscimento dello status di profugo mentre un altro 35% ha ottenuto una protezione sussidiaria, per ragioni umanitarie o di salute, pertanto non si trattava di profughi ma di immigrati temporaneamente accolti".
Come si fa a dire che non si potevano definire clandestini e dire che non dovevano essere mandati sul territorio? Dove era la discriminazione? Ribadiamo quindi di non comprendere, alla luce di questi numeri, dove si riscontri il carattere discriminatorio o denigratorio dell'utilizzo del termine clandestini per immigrati che non hanno i requisiti per restare sul nostro territorio in base alle nostre leggi vigenti".
Silenzio da Saronno
Dalla sezione di Saronno della Lega, invece, il silenzio. Al momento nessuna parola nè dal sindaco Alessandro Fagioli nè dal segretario cittadino Claudio Sala, che al momento si limita a ribadire le parole di Grimoldi.