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Il Comune rinuncia al progetto della sede dei Vigili del Fuoco in via Cremona

L'area, acquistata nel 2022, torna produttiva e si avvia alla vendita. I volontari restano in via Isonzo

Il Comune rinuncia al progetto della sede dei Vigili del Fuoco in via Cremona
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Niente più distaccamento dei Vigili del Fuoco in via Cremona a Tradate: il capannone acquistato nel 2022 torna a vocazione produttiva e si prepara ad essere venduto.

Vigili del Fuoco di Tradate, niente sede in via Cremona

Un edificio comprato per 265mila euro complessivi con l’iniziale previsione di un investimento di 400mila euro, per metà sostenuto dalla Regione con un già sottoscritto accordo di programma, per la ristrutturazione secondo le necessità e prescrizioni del Corpo dei Vigili del Fuoco.

Di opere e lavori, invece, non se ne è mai visto alcuno: l’accordo con la Regione venne prima "dirottato" per la caserma dei Carabinieri per poi naufragare definitivamente.

La storia

Val la pena fare una rapida cronistoria, almeno per la parte più recente.

Nel 2018, l’Amministrazione Galli decise di rispolverare il sogno di quella guidata da Stefano Candiani di un distaccamento dei Vigili del Fuoco a Tradate inviando una formale richiesta al Ministero dell’Interno, all’attenzione oltre che del Ministro Matteo Salvini, del Sottosegretario delegato ai Vigili del Fuoco, lo stesso Candiani. Richiesta inviata a novembre e accolta a dicembre.

L’idea, in quel tempo, era di riprendere un altro vecchio progetto (e rimasto "in sospeso" con cantiere avviato e abbandonato per dieci anni): quello della caserma in via Del Carso accanto alla Croce Rossa. Spesa prevista, circa 800mila euro. Per non perder tempo e portare quanto prima i Vigili del Fuoco volontari, si decise di aprire una sede temporanea in via Isonzo, dove già si trovavano la Protezione Civile e i Carabinieri Forestali, che a novembre 2019 lasciarono quei locali al Comune che, a sua volta, li riassegnò al distaccamento.

Intanto, il progetto di via Del Carso sfumava e il Comune, passato sotto l’Amministrazione Bascialla, aveva iniziato a valutare altre due ipotesi: una sede ex novo o la conversione di un capannone, rapidamente individuato in quello di via Cremona.

Posizione ritenuta strategica per la vicinanza a una ditta ad alto rischio come la Quaker e a tutta la zona industriale, oltre che alla Varesina, alla via Monte San Michele, al futuro (previsto) peduncolo della Pedemontana e alla nel frattempo realizzata strada di collegamento con la zona industriale di Locate Varesino.

Nel frattempo, prima dell’acquisto, il progetto era già stato congelato: la priorità da seguire era l’individuazione di una struttura in grado di sostituire il magazzino della Frera, interessato dalla riqualificazione finanziata col PNRR.

Ora, dopo l’addio dal territorio della Quaker, con l’ultima delibera che ripristina la previsione urbanistica per quell’area a com’era prima del 2020, si abbandona quel progetto che a meno di contributi esterni sarebbe comunque stato troppo oneroso per le attuali casse comunali.

Si resta in via Isonzo

"Al momento, non c’è urgenza di un’altra sede per i Vigili del Fuoco - spiegano dall’Amministrazione - La soluzione di via Isonzo è funzionale e in linea con le necessità del distaccamento".

Insomma, inutile investire in via Cremona e meglio, forse, vendere a un’attività produttiva che avrebbe già mostrato interesse. "Per il magazzino - concludono dal Comune - si possono trovare altri spazi".

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