Il comitato per la "Sanità pubblica" torna a scrivere al sindaco Airoldi
"I temi dell'incontro che chiediamo? Gli stessi di un anno fa, aggravati dallo trascorrere del tempo e dalla mancato check di quel "Piano di Rinnovo" presentato nel maggio 2023"
Un anno fa i “cittadini per la sanità pubblica e l'ospedale” protocollavano una richiesta d'incontro con il sindaco di Saronno Augusto Airoldi, in qualità di rappresentante dell'amministrazione comunale.
"365 giorni dopo, non avendo ancora avuto risposta, ne protocolliamo un'altra". Queste le parole del comitato del "Saronnese per l'ospedale e la sanità pubblica".
Il comitato per la "Sanità pubblica" torna a scrivere al sindaco Airoldi
"I temi dell'incontro che chiediamo? Gli stessi di un anno fa, aggravati dallo trascorrere del tempo e dalla mancato check di quel "Piano di Rinnovo" presentato nel maggio 2023 dall'assessore regionale Bertolaso, di cui Lei aveva preannunciato una verifica in primavera che non ci risulta essere mai avvenuta - fanno sapere Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica – I volontari Sportello SOS Liste d’attesa - Attac Saronno. Tutte le questioni di allora, quindi, sono ancora aperte".
Ecco riassunte in sintesi le questioni per cui il gruppo scrisse al sindaco:
"La più urgente riguarda la mancata copertura dei turni del reparto di Anestesia e Rianimazione, e del Pronto Soccorso, per il quale è scaduta a maggio la convenzione stipulata con la cooperativa di medici che ne "tappavano i buchi": a noi risulta che siano ancora loro a lavorare in PS; e a lei?
Potrebbe chiedere, dall’alto della Sua carica, informazioni in merito alla Direzione Medica dell'ospedale, che su questo quesito non ha mai fornito risposta ai cittadini? La seconda questione riguarda il “rischio di privatizzazione” della struttura ospedaliera, che già attualmente si concretizza con il ricorso a soggetti privati (cooperative, “gettonisti”) per “tappare i buchi” dell’emergenza gestionale. Nella mozione votata lo scorso 29 maggio 2023 il Consiglio comunale di Saronno si impegnava, tra le altre cose, a “richiedere che Regione Lombardia garantisca un adeguato numero di personale stabilizzato che possa coprire gli organici dell’ospedale, a oggi garantiti ai minimi livelli con personale precario o di cooperativa”: è stato compiuto qualche atto in questa direzione? Se sì, è possibile darne comunicazione a cittadini e utenti? C'era inoltre un auspicio che sembra essere presente anche nella citata mozione del maggio 2023, votata dalla Sua maggioranza in contrapposizione a un testo sottoscritto da mille cittadini. Qui, al punto 4, si prevede, “superata la fase emergenziale, la richiesta a Regione Lombardia di un successivo piano con orizzonte temporale più ampio”; per cui Le chiediamo: quando pensa di considerare “superata” la fase emergenziale?"
150 pratiche i ricorsi per le liste d'attesa non rispettate
"In quest'ultimo anno le preoccupazioni per l'ospedale sono cresciute e sono state certificate dall'operato dello Sportello SOS Liste d'attesa, nato nel novembre 2023 su iniziativa dei cittadini e aperto ogni venerdì mattina presso la Cgil: 150 pratiche di ricorso contro il mancato rispetto dei tempi per visite ed esami di ogni tipo prescritti dai medici di base. Ricorsi in massima parte vinti, evitando così che i cittadini fossero costretti a rivolgersi al privato. Quel privato cui l'Amministrazione da Lei guidata, Signor Sindaco, strizza l'occhio, organizzando il 6 aprile scorso un convegno pubblico insieme a Meditel s.r.l. proprio in concomitanza con la giornata internazionale contro la commercializzazione della salute. Oppure partecipando a sostegno di iniziative per la fondazione sanitaria provata nata in città su iniziativa anche di suoi colleghi di maggioranza. A oltre un anno dalla difesa dell'ospedale e della sanità pubblica, fatta a nome anche dei componenti della Sua maggioranza in piazza Libertà davanti a 1500 persone lì invitate dal nostro comitato, desideriamo incontrarLa, Signor Sindaco Airoldi, anche per chiederLe: tra sanità pubblica e privata, da che parte state realmente? Risposta più che dovuta ai 200mila utenti dell'ospedale saronnese e dei servizi sanitari locali e per la quale Lei è la Sua Amministrazione siete già ampiamente in ritardo".