Il "campo largo tradatese" perde un possibile alleato: Plebani guarda al centrodestra
Tanto ancora da definire, ma la direzione è stata scelta: "Vogliamo dare un contributo concreto alla città, crediamo di poterlo fare solo col centrodestra"
Giuseppe Bascialla e il centrodestra guadagnano un alleato in vista delle prossime elezioni amministrative di Tradate.
Plebani e Innovazione Civica, svolta a (centro)destra
Manca ancora da definire la formula del possibile accordo e della (per il momento ancora eventuale) partecipazione fra le liste che sosterranno il sindaco uscente, ma Alfio Plebani e Innovazione Civica hanno fatto la loro scelta di campo.
Chiaro già lunedì sera in consiglio comunale, dove Plebani, dopo un lungo periodo di assenza dai tavoli consiliari, ha votato sempre in linea con la maggioranza, con l’unica eccezione dell’astensione sulla variazione di bilancio relativa al mutuo per la piazza dei Santi Pietro e Paolo.
Voti che hanno marcato una distanza netta dalle posizioni delle forze che sosterranno invece Pietro Vanzulli, Pd e Partecipare Sempre.
"Vogliamo portare un contributo concreto"
"Tireremo le conclusioni in questi giorni - spiega Plebani a chi gli chiede cosa farà Innovazione Civica alle prossime elezioni - L’intenzione del gruppo è per una direzione che ci consenta di portare un contributo fattivo e concreto all’Amministrazione e alla città, e questa possibilità la vediamo solo nello schieramento del centrodestra. Se ci sarà un mio impegno diretto, che recentemente avevo escluso, o meno, lo si vedrà in questi giorni. In ogni caso, spiegheremo il perchè di questa scelta e di quelle che prenderemo".
"Basta guardarsi indietro"
Tornando invece al consiglio comunale, Plebani aggiunge:
"Non è la prima volta che Innovazione Civica vota in dissenso dalle altre forze di opposizione, abbiamo sempre detto che la nostra sarebbe stata un’opposizione costruttiva, senza pregiudizi e preconcetti e valutando di volta in volta. La fine dell’esperienza della convenzione di Polizia con Lonate è una sconfitta delle istituzioni cui speriamo si possa rimediare in futuro, e purtroppo, ancora una volta è stato svilente vedere discussioni e dibattiti arenarsi su fatti vecchi e chiusi da anni invece che concentrarsi sul futuro della città, come avvenuto per la delibera d’indirizzo sulla Seprio. Non è quello il modo, secondo noi, di fare il bene di Tradate".