ll commento di attac

I richiedenti asilo non sono clandestini: Lega condannata per i manifesti

Una sentenza importante ed attuale, perché ribadisce il tema della dignità delle persone che si spostano nel mondo in fuga da pericoli

I richiedenti asilo non sono clandestini: Lega condannata per i manifesti
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Anche il comitato Attac ha voluto commentare la sentenza della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso della Lega per la condanna di primo e secondo grado per l'affissione di manifesti a Saronno riportante la parola clandestini anche se riferita ai richiedenti asilo.

Attac: "Lega condannata per i suoi manifesti"

“La sentenza, benché riferita a una vicenda di anni fa, dice molto anche alla politica di oggi - commenta l’avv. Alberto Guariso che, con l’avvocato Livio Neri, entrambi di ASGI, ha difeso le associazioni – e in particolare sulla inaccettabile consuetudine di continuare a usare il termine “clandestini” per coloro che arrivano sul nostro territorio, comunque arrivino, per cercare protezione: persone con una dignità da rispettare e non clandestini".

Si conclude così il comunicato stampa delle associazioni ASGI e Naga sulla sentenza di ieri con cui la Corte di Cassazione rigetta il ricorso della Lega (saronnese e nazionale) contro le condanne di primo e secondo grado per l'affissione di manifesti, sotto il governo Fagioli della città, in cui affermavano di non volere a Saronno i richiedenti asilo, definiti offensivamente "clandestini".

"È una soddisfazione per noi di Attac Saronno, che - insieme ad altri cittadini e cittadine solidali - segnalammo ad ASGI la comparsa di tali manifesti in città e, con l'invio di fotografie, aprimmo di fatto la strada al processo, che abbiamo vinto. Una sentenza importante ed attuale, perché ribadisce il tema della dignità delle persone che si spostano nel mondo in fuga da pericoli o in cerca di un futuro meno indegno da quello che il capitalismo globale e i suoi governanti del Nord del mondo hanno riservato loro. Importante di questi tempi, in cui la ferocia politica delle destre (cui le pessime scelte dei governi nazionali di centrosinistra aprirono la strada) si scatena pesantemente contro queste persone, provocandone spesso la morte, nel deserto, nei lager libici, in mare o nei Cpr, lager nostrani, una volta in Italia. Come cittadini saronnesi per i diritti dei migranti, non avevamo bisogno di questa conferma per sapere che i politici locali di destra e centrodestra, inclusi i cosiddetti "moderati" siano personaggi squalificati anche umanamente da episodi come questo.

Chiesto un cambio di passo all'Amministrazione Airoldi

"Tuttavia non possiamo dimenticare che Attac Saronno chiese sin dal suo insediamento all'amministrazione Airoldi di segnare la discontinuità con i pessimi predecessori fascioleghisti, compiendo alcune scelte di campo, tra cui la riapertura dello sportello anagrafico dedicato alle pratiche dell'immigrazione e, soprattutto, il rientro di Saronno nel Sistema nazionale di accoglienza ex Sprar, al fine di garantire accoglienza e integrazione dignitosa a chi riesce ad approdare incolume in Italia. Nulla di tutto questo ci sembra essere stato fatto. E siamo ben oltre la metà del mandato di questa amministrazione. Cosa aspettiamo? Chissà se arriverà mai una risposta."

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