Green Pass: «Come si organizzerà il Comune per controllare dipendenti ed eletti?»
Partecipare sempre e Innovazione Civica chiedono al sindaco come intende rispettare la norma alla luce di possibili casi di non vaccinati tra dipendenti e politici a palazzo
Dal 15 ottobre entra in vigore il decreto che impone l'obbligo di green pass anche per dipendenti comunali e cariche elettive. I gruppi d'opposizione, capeggiati da Plebani e Cavalotti, hanno presentato un'interrogazione per conoscere "come il sindaco intenda procedere alla verifica e al rispetto della norma" e puntano poi l'attenzione sui tamponi alla farmacia comunale.
"Come si organizzerà il comune per controllare dipendenti ed eletti?"
Giusto il tempo di poter leggere il decreto e subito interrogazione su come si intenderà applicare le normative sul Green Pass che entreranno in vigore dal 15 ottobre. Partecipare Sempre e Innovazione Civica giocano in pressing verso l’Amministrazione.
Il «super Green Pass», come qualcuno lo ha già rinominato da qualche giorno, riguarda infatti direttamente anche il Comune: l’obbligo di presentazione della Certificazione Verde per accedere al luogo di lavoro, finora limitato in ambito lavorativo a sanitari e personale scolastico, sarà come noto esteso a tutto il settore pubblico e a quello privato. I dipendenti comunali che non saranno in regola non potranno accedere agli uffici e non riceveranno lo stipendio. E stando a voci di corridoio sarebbe in sei per ora non ancora vaccinati che, quindi, dovrebbero ricorrere a continui tamponi. Ma la norma si estende anche alle «cariche elettive e istituzionali di vertice». E un non vaccinato in questo caso, almeno ad oggi, sarebbe uno. Per tutti in caso di presenza sul posto di lavoro senza l’apposita certificazione, sanzione che va dai 600 ai 1500 euro e divieti di accesso all’ufficio e di partecipazione in presenza a commissioni, consigli comunali e riunioni di Giunta.
«Chiediamo – scrivono i consiglieri dei due gruppi di minoranza – di conoscere come il sindaco intenda procedere alla verifica del rispetto delle prescrizioni in qualità di datore di lavoro nei confronti del personale dipendente per l’accesso ai luoghi di lavoro e dei soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o formativa presso la pubblica amministrazione e in qualità di Sindaco nei confronti dei titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice».
Perchè la farmacia comunale non eseguito i tamponi?
Nell’interrogazione, che sarà discussa lunedì in Consiglio, anche un altro tema, quello della farmacia comunale Sant’Anna che pur avendo degli spazi utilizzabili per i tamponi (gli ambulatori dell’ex sede) finora non ha aderito alla convenzione nazionale per i tamponi calmierati, e che dal 15 ottobre dovrà comunque offrirli.
«Le motivazioni di strategia di contenimento al Covid-19 da parte del Governo sono rendere i luoghi di aggregazione e di lavoro più sicuri con la massima presenza del personale nei luoghi di lavoro – ricordano i consiglieri – oltre all’obbligo per le farmacie di somministrare i tamponi a prezzi calmierati».
Green pass, l'intervento di Dario Lucca di RLS
«Anche il Comune di Tradate si adeguerà puntigliosamente alla normativa che entrerà in vigore il prossimo 15 ottobre» è il primo commento a caldo l’agente di Polizia locale Dario Lucca, il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza del Comune di Tradate.
«Per affrontare al meglio la nuova situazione che si presenterà anche nel Palazzo comunale ho già avuto un incontro con il datore di lavoro delegato e uno scambio epistolare con il Segretario Generale e proprio in queste ore si decideranno le modalità per i controlli del green pass che potrebbero anche essere non programmati, ma casuali. Ho dato la mia disponibilità ad eseguire le operazioni di verifica tra la sessantina di colleghi e l'esito degli stessi sarà riferito all'ingegner Cassinelli e alla dottoressa Bellegotti».