Grandinata, gli edifici già riparati a Turate
Sono arrivati solo mezzo milione di euro di indennizzo assicurativo e 90mila euro dalla Regione.
A 16 mesi dalla grandinata del luglio 2023, il Comune di Turate fa ancora la conta dei danni, ma almeno aumenta il bilancio degli edifici già sistemati. Il lavoro però è ancora tortuoso senza ulteriori indennizzi assicurati e contributi dalle Istituzioni superiori.
Grandinata, gli edifici già riparati a Turate
«Il numero degli immobili comunali danneggiati era di 20 su 22. I principali interventi di ripristino realizzati hanno coinvolto: le scuole e la palestra della primaria (lucernari, vetri e interventi di manutenzione), per cui sono stati stanziati 26.000 euro; il centro sportivo della Fagnana (sistemazione della copertura) per un importo di 13.000 euro; Case Aler di via Magenta (completo rifacimento della copertura) per 118.000 euro; gli impianti semaforici (49 lanterne nuove) con un costo di 31.025,33 euro - illustra il sindaco Alberto Oleari - Per il rifacimento del tetto della biblioteca e delle Poste abbiamo speso 115.000 euro; per la copertura della “Casa delle Associazioni” e della sede della Caritas 70.000 euro; per i lavori sulla coperta della scuola materna 11.500 euro».
"Da un anno attendiamo risposte dall'assicurazione"
Tra gli ultimi interventi anche il rifacimento delle coperture nel cimitero, per 7.500 euro, e il rifacimento del tetto con rimozione dell’eternit al centro sportivo di Santa Maria per 150.000 euro. I danni superano i due milioni di euro e non bastano i soli 500mila euro ricevuti come rimborsi assicurativi: «A oggi non ci è ancora stata data informazione dai periti delle assicurazioni di quanto ammonti la loro stima dei danni e il relativo rimborso. Siamo in attesa ormai da oltre un anno. Dalla Regione abbiamo invece ricevuto solo 90.000 euro per il centro sportivo di Santa Maria. Senza ulteriori aiuti di Regione o Governo e senza i dovuti rimborsi assicurativi, siamo obbligati a rallentare le attività di ripristino dei vari immobili, potendo contare solo sulle nostre forze e programmandoli in ordine di priorità».