Gay Pride, niente patrocinio dalla Regione. Astuti (PD): "E' un errore"
Per il consigliere regionale leghista Gallizzi "la Giunta ha riportato l'ordine" dopo la mozione di sostegno passata in Consiglio Regionale. Il consigliere dem: "Posizioni omofobe e retrograde"

La giunta regionale di Attilio Fontana ha deciso di negare il patrocinio al Gay Pride. Un dietrofront rispetto a quanto aveva deciso il Consiglio Regionale, che con votazione segreta aveva approvato una mozione di sostegno alla manifestazione, con Pirellone illuminato ad arcobaleno e rappresentanza regionale alla parata.
La Giunta nega il patrocinio al Pride
La decisione della Giunta è stata, come prevedibile, ben accolta dalla Lega col consigliere regionale Andrea Gallizzi che ha definito "un errore madornale" l'approvazione della mozione. "La giunta regionale ha ripotato ordine", ha commentato, sostenendo che il Pride si farebbe "portavoce della teoria gender ai danni dei più piccoli, degli asterischi nella grammatica, dei bagni neutrali, della carriera alias, dell'adozione di bambini per persone dello stesso sesso e, cosa ancora più grave, della vergognosa pratica dell'utero in affitto".
Astuti (PD): "Pride è libertà. Posizione omofoba e retrograda"
Di verso diametralmente opposto il commento di Samuele Astuti, consigliere regionale del Partito Democratico:
"Dalla giunta Fontana, trainata dalla Lega, non ci potevamo aspettare niente di meglio. Il Pride è una manifestazione di libertà contro ogni forma di discriminazione, negando il patrocinio la giunta regionale perde un’occasione per dimostrare la sua vicinanza alla comunità lgbtq+. A maggior ragione ha valore la presa di posizione del Consiglio che a maggioranza, sebbene a voto segreto, ha imposto la partecipazione ufficiale della Regione e l’illuminazione di Palazzo Pirelli. Evidentemente, con buona pace della Lega, certe posizioni omofobe e retrograde non sono condivise nemmeno da tutti gli esponenti del centrodestra”.