Fontana non si arrende alla zona rossa: "Inaccettabile, valutazioni Cts su dati vecchi di 10 giorni"
L'ordinanza del Ministero della Salute deve arrivare entro domani ma lo scontro aperto. Dopo Gallera anche Fontana contro una decisione del Cts basata su dati e valutazioni ferme a 10 giorni fa
Il Presidente di Regione Lombardia duro sull'eventuale inserimento della Lombardia nella zona rossa delle regioni più a rischio. Dopo la critica del suo assessore al Welfare Giulio Gallera sui "dati vecchi" del Cts, il numero uno di Palazzo Lombardia lancia un nuovo affondo definendo "inaccettabile" qualsiasi valutazione del Cts: i dati valutati sarebbero risalenti a 10 giorni fa.
Fontana e il rischio di zona rossa in Lombardia
La partita resta aperta e lo scontro con il Governo e il Cts è sempre più duro. Dopo gallera, anche Fontana critica aspramente il metodo alla base del le valutazioni del Comitato Tecnico Scientifico che decreteranno (prima o poi, entro domani) se la Lombardia rientrerà o meno tra le Regioni della "zona rossa" con le misure più dure contro l'emergenza Covid.
Il Presidente: "Facciamo chiarezza"
E dopo una giornata Fontana rompe il "silenzio stampa" che dura da ieri sera.
"Facciamo chiarezza.
È entrato in vigore il nuovo DPCM che regolamenta le azioni per il contenimento del Covid, territorio per territorio, sulla base di 21 indicatori tecnici analizzati dal Comitato Tecnico Scientifico nazionale.
Ora è un’ordinanza del Ministero della Salute, non dell’amministrazione regionale, che, sempre sulla base della valutazione dei dati da parte del Cts, deve stabilire in quale fascia si trovi ogni Regione: Gialla, Arancione o Rossa, con i conseguenti diversi livelli restrittivi".
"Finora non sappiamo nulla"
Dal Ministero intanto solo indiscrezioni anche per i vertici regionali: "Fino a questo momento non ci è stato comunicato niente dal Governo e non sappiamo in quale ‘Fascia’ la Lombardia si collochi", fa sapere.
"Analisi del Cts ferma a 10 giorni fa, inaccettabile"
Ma è in chiusura al suo post che Fontana attacca più duramente. Anche perchè l'ultimo indice Rt pubblicato, non si sa ora se calcolato dalla regione o dal Cts, segna per la Lombardia un valore di 1,6 contro il 2 e oltre di quello dei giorni scorsi. Valore più basso che "salverebbe" la Regione dalla zona rossa facendola rientrare in quella arancione, con misure più lievi:
"Da nostre informazioni, l’ultima valutazione della Cabina di Monitoraggio del CTS con l’analisi dei 21 parametri risale a circa 10 giorni fa.
Ciò è inaccettabile.Le valutazioni devono essere fatte sulla base di dati aggiornati ad oggi, tenendo conto delle restrizioni già adottate in Lombardia, dei sacrifici già fatti dai lombardi in questi 10 giorni per contenere la diffusione del virus, e dai quali registriamo un primo miglioramento.
Sto insistendo perché, prima che si stabilisca dove la Lombardia si collochi, i dati devono essere aggiornati".