Saronno

Festa della Repubblica a Saronno, nessuna celebrazione

Scelta tranchant rispetto a quella presa per la Liberazione, dove seppur ridotta al minimo una cerimonia si era tenuta

Festa della Repubblica a Saronno, nessuna celebrazione
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Fase 2 iniziata ormai da due settimane, riapre tutto ma a Saronno l'Amministrazione Fagioli ha deciso di non celebrare in alcun modo la Festa della Repubblica, nemmeno con una cerimonia ridotta e riservata come fatto invece per il 25 aprile.

Festa della Repubblica "dimenticata" a Saronno

Domani a Saronno non ci sarà alcuna manifestazione nè iniziativa per la Festa della Repubblica. A poco più di un mese dalla cerimonia estremamente "light" ma comunque tenuta per la Liberazione il 25 aprile, il Comune ha deciso che "in ottemperanza delle disposizioni vigenti adottate a seguito epidemia coronavirus non vengono effettuate Cerimonie". Una decisione che lascia interdetti quanti, invece, si sarebbero aspettati non certo cortei e assembramenti in piazza ma quanto meno un'iniziativa per celebrare quella che a tutti gli effetti è la festa del Paese e del Tricolore. 

Banfi e il dubbio: "Colta l'occasione per non celebrare la festa della Repubblica?"

Una decisione che si scosta non solo da quella per il 25 aprile ma anche dalle iniziative prese dai Comuni del territorio come fa notare il consigliere comunale indipendente ed ex assessore Francesco Banfi:

"Per il 2 giugno proprio tra i comuni vicini c'è chi regala una copia della Costituzione ai cittadini diciottenni e organizza una mostra sulla cancellata del municipio, chi fa videomessaggi, chi da appuntamento ai cittadini per fare un minuto di silenzio davanti al monumento. A Saronno invece c'è il manifesto per commentare il quale ti chiedi se dovresti scrivere 'il sindaco per l'indipendenza della Padania coglie l'occasione del coronavirus per non celebrare la festa della Repubblica italiana e lo scrive sul manifesto da condividere con gli attivisti del partito'. Sento tuttavia obbligatorio chiedermi se sia più questione di stile oppure del fatto che si fa sentire, pesante, la mancanza, purtroppo da quasi un anno, di chi tirava per la giacchetta perché nel Tricolore e nella Repubblica ci credeva davvero. Non ci si può dimenticare così velocemente".

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