Appello

Fase 2? Premazzi: "Chiamiamola Fase 1 bis. Politica deve assumersi l'onere di scelte coraggiose"

Il sindaco di Venegono Inferiore: "Sono certo che ci sia una soluzione per lavorare in sicurezza. Servono scelte coraggiose, la politica non sia responsabile della chiusura di queste attività"

Fase 2? Premazzi: "Chiamiamola Fase 1 bis. Politica deve assumersi l'onere di scelte coraggiose"
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Il sindaco di Venegono Inferiore Mattia Premazzi al fianco di estetisti, parrucchieri e artigiani che dovranno star chiusi ancora fino a giugno: "Individuare presidi e modalità per farli tornare al lavoro".

Fase 2 poco convincente, Premazzi: "Serve coraggio"

Certo ci si aspettava qualcosa di diverso. Invece, la Fase 2 evocata e attesa da fine marzo in cui si sarebbe dovuta iniziare una convivenza col coronavirus si è rivelata soprattutto per le attività commerciali dei servizi alla persona come estetisti e parrucchiere e per il mondo dell'Ho.Re.Ca. una stangata: possibilità di riapertura per il solo asporto dal 4 maggio per bar e ristoranti, chiusura fino al 1 giugno per parrucchieri ed estetisti. Ed è al loro fianco che scende anche il sindaco di Venegono Inferiore Mattia Premazzi:

"Ci apprestiamo alla Fase 2. Chiamiamola piuttosto Fase 1 bis, al massimo Fase 1 e mezzo. Ci sono cose che restano incomprensibili e in sospeso come tutta l'attività di parrucchieri, barbieri ed estetisti. Non si può sopportare il peso di cui queste attività devono farsi carico. Lanciamo un appello al Presidente del Consiglio Conte, che coi suoi decreti ci comunica in diretta tv le cose che possiamo e non possiamo fare. Dobbiamo assumerci uno sforzo maggiore, la politica deve assumersi uno sforzo maggiore e assumersi l'onere di scelte importanti e coraggiose".

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"La politica non sia responsabile delle chiusure di queste attività"

Dopo due mesi di lockdown, con davanti la previsione di una crisi economica tremenda, non si può andare avanti così. Lo dicevano da tempo i "liberisti da divano" con cui se l'è presa ieri il commissario straordinario Domenico Arcuri, lo dicono dalle prime settimane gli imprenditori e le associazioni di categoria, lo urlano oggi anche cittadini, commercianti, sindaci e politici di ogni livello.

"E' sicuramente utile e fondamentale dare ascolto a comitati di tecnici e virologi in questo momento perchè l'importanza della salute ci deve essere, ma bisogna andare oltre e dare ascolto ad altre sensibilità come quelle economiche - prosegue Premazzi - Quelle di categorie come questi artigiani che basano sul lavoro delle proprie mani la sopravvivenza della loro famiglia e dei posti lavoro che garantiscono tutti i mesi. piccoli imprenditori che pagano mutui, canoni di locazione, gli investimenti per attrezzature che utilizzano. Non vorrei che politica fosse responsabile della chiusura di queste attività, e questo è quello che rischiamo se continuiamo così".

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"Non bastano tecnici e virologi per governare"

Il sindaco di Venegono invoca e rivendica la necessità di quel "primato della politica" che  in un'epoca di antipolitica è diventato quasi una bestemmia. Quella necessità che chi governa e amministra assuma scelte forti mediando tra tante e diverse esigenze, tutte fondamentali per il Paese e la comunità. Così anche in tempo di pandemia, così anche tra salute ed economia: non c'è la prima se manca la seconda, non c'è la seconda se viene meno la prima.

"Se bastasse un comitato tecnico o un comitato di virologi per amministrare un Paese importante come l'Italia o un semplice comune come Venegono Inferiore noi sindaci e lo stesso governo non serviremmo a nulla - conclude Premazzi - Io invece sono convinto che la politica abbia una finalità maggiore, sono convinto che lo possiamo fare. Questo è lo sforzo che le chiedo nell'interesse dell'imprenditoria e del nostro territorio".

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