Equiparazione, Candiani contro Sibilia: "Quante balle sui Vigili del Fuoco"
Dalle proteste dei Vigili del Fuoco in tutt'Italia, alle polemiche tra i due esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle.
Botta e risposta attraverso social e comunicati tra il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia (M5S) e l’ex collega Stefano Candiani (Lega) sul tema (caldissimo) dell’equiparazione stipendiale dei Vigili del Fuoco.
Candiani contro Sibilia sugli stipendi dei Vigili del Fuoco
La parola chiave è “equiparazione”. Il portare, cioè, gli stipendi dei Vigili del Fuoco al livello di quelli delle forze di Polizia, un intervento che richiederebbe circa 216 milioni di euro ogni anno. Una richiesta che Vigili e i loro sindacati avanzano da sempre e che tutti, dalla destra alla sinistra, hanno sempre promesso di accontentare senza però arrivare mai a nulla. L’ultima puntata sull’argomento si gioca tutta nello scontro tra gli ex alleati di Governo Stefano Candiani, senatore leghista, e Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle. Due che nel corso dell’ultimo anno, col Governo Conte I, sono stati insieme Sottosegretari al Ministero dell’Interno, con Candiani delegato ai Vigili del Fuoco, e che ora proprio sul tema dei pompieri non mancano di scambiarsi pungenti strali.
Sibilia: “Salvini s’è portato via i soldi”
Il primo attacco è del grillino, nei giorni caldi delle proteste dei Vigili del Fuoco in tutt’Italia. In un video su Facebook, replicando a un’intervista a Salvini sull’equiparazione, Sibilia aveva dichiarato a mezzo Facebook che “l’ex Ministro non ha mai appostato un euro per l’equiparazione stipendiale dei Vigili del Fuoco. Lui non metteva un centesimo e allora ho stimolato l’allora Ministro del Lavoro Di Maio a fare qualcosa e la sua grandissima sensibilità ha fatto sì che si creasse un progetto per reperire 200 milioni di euro. Facendo cadere il Governo l’ex Ministro dell’Interno si è portato via quel progetto che è saltato“. Proprio nei giorni del video postato da Sibilia il M5S aveva fatto inserire 25 milioni una tantum nella legge di Bilancio per l’equiparazione, scatenando tra l’altro le critiche delle sigle sindacali. Venerdì invece, Sibilia dal Blog delle Stelle ha fatto sapere di aver trovato risorse per arrivare a 220 milioni di euro nel 2022 (75 milioni nel 2020, 155 milioni nel 2021 e poi a regime).
Candiani: “Basta bugie”
Al video di Sibilia non è tardata la replica di Candiani, che fino ad agosto era proprio il delegato dei Vigili del Fuoco. “I soldi necessari all’equiparazione li ha fatti sparire Di Maio, ex Ministro al Lavoro e non Salvini“, attacca il senatore tradatese. Che scende nei dettagli: “Il 30 aprile 2019 abbiamo presentato ai sindacati dei Vigili del Fuoco una proposta di legge per l’equiparazione con un fondo di 50 milioni di euro messi a disposizione dal Viminale e a questi, dopo un incontro tra il Conapo (uno dei sindacati dei Vigili del Fuoco, ndr) e Di Maio, l’ex Ministro aveva promesso di aggiungerne altri 160 necessari al raggiungimento dei 216 necessari a pagare i Vigili del Fuoco come le altre forze di Polizia – ricorda Candiani – Il disegno era pronto e dopo le promesse di Di Maio è stato consegnato a tutti i sindacati. L’ex Ministro però fino al 1 agosto non ha più dato comunicazione di queste risorse, che ora infatti non ci sono più, sostituite da 25 milioni di euro UNA TANTUM che equivalgono a un aumento di 10 euro al mese, per un solo anno. Dove sono finite?”. E che fine ha fatto però quel progetto di legge? “Appena si è insediato il BisConte – continua il senatore leghista – abbiamo presentato come gruppo il progetto di legge cui avevamo lavorato al Ministero. Ora che si apre la discussione per la Legge di Bilancio, ripresenteremo sotto forma di emendamento ogni proposito contenuto in quella proposta. Se li approveranno saremo contenti di aver finalmente dato onore e il giusto stipendio a chi ogni giorno rischia la propria vita per la sicurezza dei cittadini. Se li respingeranno, sarà ancor più chiara la natura di questo Governo, più attaccato alle poltrone che alla vita e alla sicurezza dei cittadini e di chi ogni giorno veste con onore e sacrificio una divisa”.
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