Saronno

Emergenza alimentare a Saronno, Indelicato: "Soluzione laboriosa e macchinosa"

L'analisi del consigliere indipendente Alfonso Indelicato: "Soluzione da sfollati in tempo di guerra"

Emergenza alimentare a Saronno, Indelicato: "Soluzione laboriosa e macchinosa"
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Il consigliere comunale indipendente interviene sulla gestione decisa dall'Amministrazione per la distribuzione degli aiuti alimentari finanziati con il contributo ricevuto dallo Stato a sostegno delle famiglie in maggiore difficoltà a causa del coronavirus.

Emergenza alimentare, la soluzione di Saronno

Iniziata nei giorni scorsi la consegna dei pacchi alimentari a Saronno, e non senza difficoltà. Questa la strada annunciata e scelta dall'Amministrazione di Alessandro Fagioli per utilizzare i 208mila euro ricevuti da Roma a contrasto dell'emergenza alimentare causata dal coronavirus. Fagioli aveva infatti dichiarato subito che non sarebbe stato distribuito un euro ai cittadini ma solo beni già acquistati dal Comune, per evitare utilizzi distorti delle risorse.

Indelicato: "Soluzione laboriosa e macchinosa"

Una scelta che però ha portato non poche difficoltà, anche solo nella procedura d'accesso all'aiuto. Così spiega il consigliere indipendente Indelicato:

"Devi fare la lista dei prodotti, e qui già nascono – come abbiamo verificato – le prime discussioni: è più utile, anzi più necessario questo o quell’altro? Poi devi procurarti le merci e riempire i cartoni (immagino) nonché consegnarli agli interessati o portarli a casa loro quando questi non sono in grado di muoversi. È oltretutto una soluzione – me lo si lasci dire – un po’ da sfollati in tempo di guerra. Ricorda situazioni storiche di emergenza assoluta, ben peggiori di quella che stiamo vivendo in questi giorni tetri. Alla soluzione macchinosa si accede attraverso un iter macchinoso. Bisogna prima telefonare. A un numero dedicato? No: al centralino del comune. Quando lo trovi libero, ti vengono fatte una serie di domande, peraltro pienamente legittime: composizione nucleo familiare, ISEE, luogo di residenza, ecc. A questo punto viene richiesto di spedire una mail con la quale si comunicano gli stessi dati che hai già fornito per telefono. È una mail dedicata? Ancora una volta no: è quella dei servizi sociali, e non è facilissimo trovarla. Se sulla prima pagina del sito del Comune vi fosse un chiaro ed evidente riferimento all’emergenza con, ben visibili, una mail e un numero telefonico dedicati, anche l’utente non troppo informatizzato saprebbe interagire più facilmente e rapidamente".

Procedura intricata, tempi allungati

Conseguenza di questa macchina forse non troppo efficiente, l'allungamento dei tempi:

"Mi risulta che richieste di pacchi alimentari rivolte all’Amministrazione martedì scorso non sono state ancora evase. Considerato che i fondi sono arrivati ai comuni da diversi giorni, forse un po’ più di celerità sarebbe stata possibile. E forse anche questa lentezza è all’origine dell’attuale questione dei prodotti “scaduti” che sarebbero stati consegnati ad alcuni richiedenti. Se quello che deve arrivare non arriva, allora si cerca di aiutare le persone in difficoltà come si può".

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