Elezioni Regionali, Astuti in campo per i dem
Il malnatese: "Credo che un’altra Lombardia sia possibile e sia mio preciso dovere tentare in tutti i modi di migliorare la vita di tutti noi"
Ricostruire la Lombardia, ricominciando dalle persone. Questa la parola d’ordine di Samuele Astuti, consigliere regionale in carica del Pd che oggi, in collegamento da remoto, ha annunciato la sua ricandidatura alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio prossimi, a sostegno del candidato presidente del Centro sinistra Pierfrancesco Majorino.
Elezioni Regionali, Astuti inizia la corsa
Astuti ha spiegato le ragioni della sua scelta e tracciato le linee del suo futuro impegno per la Lombardia.
"Negli ultimi 28 anni - ha affermato Astuti - la Regione ha perso la capacità di essere al servizio del cittadino mentre ora più che mai, in un difficile momento storico, c’è bisogno di una Regione che si prenda cura delle persone che la vivono e su di loro ricostruisca la Lombardia.
Ho scelto di continuare il mio impegno verso tutti i cittadini lombardi, a partire da quelli, della provincia di Varese, che mi sono più vicini e di cui condivido da anni problemi, traguardi e aspirazioni perché credo che un’altra Lombardia sia possibile e sia mio preciso dovere tentare in tutti i modi di migliorare la vita di tutti noi”.
Sanità, trasporti e lavoro
“Il mio obiettivo - spiega Astuti - è perseguire un’altra idea di Sanità che si prende cura di tutti, che sia in grado di attuare piani di prevenzione, la cui complessità sia gestita senza penalizzare i professionisti che vi lavorano, e chi accede alle cure. Per i trasporti, snodo centrale anche per la tutela dell’ambiente penso sia necessario raggiungere un sistema integrato che permetta a tutti di muoversi in orario e in sicurezza, per poter cogliere le occasioni che la nostra regione può offrire.
Per me è infine centrale il lavoro. Perseguo un’altra idea di Lavoro. Tutti debbono poter lavorare, per vivere con dignità, sentendosi realizzati e tutelati. Per questo il mio impegno sarà quello di far diventare la Regione il regista dell’intero processo occupazionale e formativo, in un momento in cui il tessuto produttivo dei territori sta attraversando veloci cambiamenti”.