DoRa contro il sindaco di Azzate: "Questa è casa nostra"
Affissione anche alla sede dello Spi-Cgil. Il sindacato: "Il solito bagaglio di farneticazioni fasciste e attacchi a Resistenza e Liberazione. Presenza inammissibile"
Il gruppo di estrema destra Dora (la comunità militante dei Dodici Raggi) in un volantino attacca duramente il sindaco di Azzate Gianmario Bernasconi e rivendica: "Azzate è casa nostra e non basteranno sterili manifestazioni contro Mussolini per impedirci di stringere tra le nostre mani questa terra che amiamo profondamente e profuma di libertà". La Cgil: "La loro presenza sul territorio è inammissibile".
DoRa contro il sindaco di Azzate
I giorni che precedono la Festa della Repubblica sono particolarmente "caldi" ad Azzate. Motivo, l'attacco frontale dei militanti di estrema destra sotto le insegne DoRa, che in un volantino affisso in ogni angolo del paese ribadiscono come Azzate sia casa "loro". Dell'estrema destra, di chi vorrebbe tornare al Ventennio e inneggia alle sue figure e ai suoi "martiri".
"Non basteranno - si legge nel volantino - sterili manifestazioni contro Mussolini e il lamento di mummie del ridestato e ridicolo antifascismo locale per impedirci di stringere tra le nostre mani questa terra che amiamo profondamente e profuma di libertà".
Nel mirino c'è il sindaco Gianmario Bernasconi, reo di ignorare "l'orrore del sangue versato per le inutili vendette degli usurpatori che vendettoro l'onore per qualche dollaro americano". "Non può titolare né accostare la piazza, che ha visto scorrere il sangue di innocenti, a parole come Liberazione o Resistenza - continua il volantino riferendosi al sindaco - Perché Azzate rappresenta suo malgrado la barbarie partigiana che, assetata di inutile vendetta, ha distrutto famiglie, terminato esistenze, spento vite". Loro, hanno voluto rimarcare con le proteste delle scorse settimane, i volantini e la loro bandiera, la "speranza, un domani, di issare nuovamente la forca contro i nemici della pace, contro l'ingiustizia e la soperchia, nel nome della verità e della libertà". Uno scontro che dura da tempo e che si è fatto più intenso coi lavori per la riqualificazione della piazza della Pesa, dove sono stati trovate ossa e resti di precedenti sepolture trasferite al cimitero di Vengonno per una degna sepoltura.
Cgil: "Solidarietà al sindaco, istituzioni e magistratura non abbassino la guardia"
Parole queste (tra le tante nel volantino, dai toni anche più forti), che sono arrivate anche alla sede dello Spi-Cgil.
"Ancora una volta è rispuntata la Comunità dei Dodici Raggi (DoRa) con il solito bagaglio di farneticazioni fasciste e attacchi a Resistenza e Liberazione - commentano dal sindacato in una nota - Questa volta la provocazione è stata affidata ad un volantino diffuso ad Azzate, anche presso la sede locale dello Spi-Cgil. Il nemico identificato dai Dora è il Sindaco di Azzate, Gianmario Bernasconi, oggetto di diffamazione e offese da parte dei militanti in camicia nera. A lui va la piena solidarietà della Cgil di Varese, che esprime tutta la sua indignazione per una presenza, quella dei Dora, che rispolvera e ripropone l’ideologia dell’intolleranza e della negazione dei valori della Costituzione, che celebreremo domani 2 Giugno. La presenza organizzata dei Dora sul territorio è inammissibile e chiediamo ad istituzioni e magistratura di non abbassare la guardia nei confronti di chi offende i valori democratici e costituzionali. No al fascismo, W la Resistenza".