Tradate

Dopo l'incidente, interrogazione delle minoranze sulle fioriere del centro di Tradate

"Le fioriere posizionate per dissuadere la sosta costituiscono un evidente vulnus per la circolazione e non paiono, a loro volta, possedere i requisiti prescritti dal Codice della Strada"

Dopo l'incidente, interrogazione delle minoranze sulle fioriere del centro di Tradate
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Nessuno si è fatto male, ma l'incidente di lunedì sera in corso Bernacchi a Tradate, dove un automobilista ha colpito tre fioriere di corso Bernacchi, accende l'attenzione. E le minoranze chiedono se quelle installazioni siano a norma di legge o no.

Fioriere in centro, interrogazione in consiglio

Il testo è firmato dai consiglieri di tutte e tre le forze di minoranza: Partito Democratico (Umberto De Rosa, Stella Casola), Tradate Futura (Pietro Vanzulli, Francesca Sarti e Marco Boga) e Partecipare Sempre (Laura Cavalotti).

L'incidente di lunedì non ha avuto fortunatamente conseguenze: nessun ferito, nè la persona a bordo nè il pedone che si trovava a pochi passi, "salvato" dalla fioriera. Però fa riaprire un dubbio che la scorsa estate aveva già sollevato l'ex (all'epoca ancora in carica) assessore alla Sicurezza, Fabio Bascialla: quelle fioriere sono, semplificando, legali?

"Situazione caotica e potenzialmente pericolosa"

"La situazione del tratto di corso Bernacchi compreso tra le vie Mameli e Santo Stefano è apparsa, fin dalla riapertura del centro dopo l’inaugurazione della nuova piazza, caotica e potenzialmente pericolosa - scrivono in una nota le minoranze - Anche a causa della decisione della Giunta di eliminare i parcheggi originariamente previsti in loco, quotidianamente si assiste alla sosta/fermata selvaggia di veicoli sugli spazi riservati a ciclisti e pedoni, peraltro difficilmente riconoscibili a causa di una segnaletica orizzontale e verticale poco visibile (si pensi agli attraversamenti pedonali non verniciati di bianco).

Le fioriere posizionate per dissuadere la sosta e delimitare dette aree, data l’assenza di marciapiedi, costituiscono un evidente vulnus per la circolazione e non paiono, a loro volta, possedere i requisiti prescritti dal Codice della Strada e relativo Regolamento attuativo.

Ci si trova, all’evidenza, dinnanzi a uno spazio pensato come ZTL, ma ad oggi aperto anche al transito di veicoli a motore, con tutto quel che ne consegue. Non è chiaro, peraltro, che cosa l’Amministrazione intenda fare degli spazi che, secondo progetto, avrebbero dovuto essere destinati alla socialità (area giochi e bocciodromo), ad oggi area di cantiere".

L'interrogazione

L'interrogazione riceverà risposta nel prossimo consiglio comunale, in data ancora da definirsi. Di seguito, riportiamo il testo:

I sottoscritti consiglieri dei gruppi Partito Democratico, Tradate Futura e Partecipare Sempre, alla luce di quanto evidenziato nel corso della Commissione sulla sicurezza tenutasi lo scorso 21 gennaio, alla presenza del Comandante della Polizia locale, e del recente sinistro, fortunatamente senza danni alle persone, che ha visto un autoveicolo urtare una delle fioriere mobili posizionate davanti a piazza Mazzini

PREMESSO CHE

  •  a norma dell’art. 42, comma 2, C.d.S. siccome modificato dalla L. n. 177 del 24.11.2024, costituiscono “segnali complementari” i dispositivi e gli interventi sull’infrastruttura stradale “che comunque contengono un elemento di segnalamento, destinati a impedire la sosta, a moderare il traffico o a rallentare la velocità dei veicoli”;
  • le fioriere, espressamente annoverate dal Regolamento attuativo fra i “dissuasori” (art. 180), debbono “esercitare un'azione di reale impedimento al transito sia come altezza sul piano viabile sia come spaziamento tra un elemento e l'altro”, essere “visibili” e non “creare pericolo ai pedoni, e, in particolare, ai bambini” a cagione delle loro caratteristiche (commi 4 e 5);
  • inoltre, tali manufatti “devono essere autorizzati dal ministero dei Lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada” (ibidem, comma 6);
  • proprio di recente, la Corte di Cassazione, ha ribadito il consolidato orientamento secondo cui “l'ente proprietario di una strada si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle condizioni della struttura ed alla conformazione della stessa e delle sue pertinenze, ivi compresi i cosiddetti "dissuasori di sosta", salva la dimostrazione che l'installazione di tali manufatti sia avvenuta ad opera di terzi, in area a questi assegnata e in forza di uno specifico titolo abilitativo e con esclusione di qualunque potere di controllo da parte del custode proprietario, oppure, in difetto delle predette condizioni, con tempi talmente rapidi, rispetto alla verificazione del sinistro, da  non consentire l'intervento dell'ente custode” (Cassazione civile sez. III, 24/04/2024, n.11140);

INTERROGANO IL SINDACO

per sapere:

  1. se l’installazione delle fioriere mobili posizionate lungo corso Bernacchi, nonché quelle installate in corso Matteotti, via Cavour e via Santo Stefano sia stata preceduta dalle autorizzazioni e provvedimenti prescritti dalla legge;
  2. se i tecnici comunali abbiano dato previo parere favorevole al posizionamento di detti manufatti;
  3. se non ritenga opportuno, alla luce dei recenti avvenimenti, anche nella sua qualità di titolare dei poteri in materia di urbanistica ed opere pubbliche, per scelta politica non delegati ad apposito assessorato, procedere alla rimozione quantomeno dei vasi posizionati nel tratto di corso Bernacchi ricompreso fra le vie Toti e Cavour/S. Stefano, che per le loro caratteristiche e per la segnaletica orizzontale (strisce di attraversamento pedonale poco visibili) e verticale presente (e non presente) in loco potrebbero costituire un pericolo per la sicurezza degli utenti della strada pubblica ed esporre il Comune a richieste risarcitorie da parte di eventuali danneggiati.
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