Deleghe revocate, parla l'ex assessore Paola Borghi

L'ex assessore al Bilancio di Venegono Superiore Paola Borghi interviene dopo la revoca delle deleghe da parte del sindaco Fabiano Lorenzin.

Venegono, "licenziato" l'assessore al Bilancio

L'atto di revoca era stato pubblicato lunedì pomeriggio all'Albo Pretorio del Comune. Nel documento firmato dal sindaco, si parlava di "problemi politici e difficoltà nella reciproca collaborazione" che avrebbero fatto venir meno il (necessario) rapporto di fiducia fra il capo dell'Amministrazione e Borghi, assessore esterno al Bilancio.

Parola all'ex assessore

A pochi giorni di distanza dalla "cacciata", l'ex assessore Paola Borghi interviene con un comunicato sulla vicenda, ribattendo punto per punto alle accuse mossele dal sindaco.

"Gentilissimi tutti.

Prendo atto della decisione del Sindaco di volermi revocare, sebbene resti molto perplessa sulle motivazioni addotte. Non comprendo a quali problemi politici possa fare riferimento posto che sono stata nominata quale assessore esterno per le competenze professionali specifiche in ambito economico-finanziario e mai mi sono permessa di sindacare scelte politiche.

Neppure comprendo le ragioni concrete rinvenibili in “ difficoltà comunicative intercorse su alcuni provvedimenti deliberativi ” anzi potrei dimostrare il contrario in quanto più volte ho attenzionato al Sindaco l’importanza di incontrarsi almeno settimanalmente per affrontare l’operato da intraprendere proprio a garanzia delle azioni programmate in termini di bilancio. Invece, spesso, la Giunta si trovava a dover approvare provvedimenti che rincorrevano decisioni prese fuori dall’organo collegiale creando, a volte, alcune difficoltà agli uffici per una corretta istruttoria.

Mi resta la curiosità di sapere quali siano stati gli atti “ deliberativi inerenti aspetti di fondamentale rilevanza per l’interesse dell’intestato Ente ” verso i quali mi sarei politicamente opposta.

Se dovessi qualificare l’esperienza che ho vissuto in questo anno e mezzo all’interno della Giunta presieduta dal Sindaco Lorenzin potrei usare l’aggettivo surreale e faticosamente comprensibile: atteggiamenti e comportamenti che dimostravano una evidente dissonanza tra il dire e il fare.

Forse è stata questa la mia colpa, fare domande per capire, suggerire un dialogo metodologico e trasparente. Altro che il “ dialogo è un valore aggiunto ”! Non c’è proprio stato margine di dialogo!

Di questa esperienza mi resta comunque il piacere di aver incontrato e conosciuto il personale del Comune che, pur sentendosi solo su tante importanti questioni e senza precise progettualità, ha saputo dare ogni servizio fondamentale ai cittadini del Comune, rispondendo con cortesia e professionalità ai loro doveri istituzionali. A loro vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

Il bene dei cittadini è stato l’unico obiettivo che personalmente mi sono posta, con impegno sincero sin dalla mia nomina e nel congedarmi e salutare mi sento anche di poter affermare con responsabilità, con le competenze della mia professione e anche per tranquillizzare i venegonesi, che il bilancio che lascio è un bilancio con i conti in ordine.

Del resto il mio compito, soprattutto nella veste di assessore esterno e a tutela della mia professionalità, era soprattutto quello di presidiare una sana gestione economico finanziaria con correttezza, trasparenza e nell’interesse pubblico generale. Potrei ipotizzare che il Sindaco (o chi per esso) quando mi ha nominata non aveva tenuto conto della serietà che contraddistingue la mia persona, che mai si è resa disponibile ad utilizzi strumentali.

Resta il “forse”, e mi terrò il dubbio, visto che il dialogo non solo è mancato ma spesso è stato negato.

La -verità rende liberi!".