Dati sballati, Astuti: "Basta ricostruzioni imbarazzanti, Fontana si scusi"
Il consigliere dem: "Perché l’algoritmo funziona per tutto il resto del Paese, ma non per la nostra regione?"
I dati sballati che hanno portato alla zona rossa continuano a far discutere. Dalla Regione continuano ad arrivare smentite e ricostruzioni tese a discolparsi, puntando il dito contro il Ministero della Salute, il Governo e l'Istituto Superiore di Sanità. Il consigliere regionale Pd Samuele Astuti: "E' ora di smetterla con le ricostruzioni imbarazzanti e di lavorare per uscire dall'emergenza".
Dati sballati, le ricostruzioni della Regione non convincono tutti
Il Presidente Attilio Fontana non ci sta a veder imputare la responsabilità della zona rossa alla Regione. Eppure pare ormai chiaro che a determinare la sovrastima dell'indice Rt lombardo la scorsa settimana, che ha implicato l'esclusione dallo "scenario 1" siano stati proprio i dati trasmessi dalla Regione, che infatti il 20 gennaio ha chiesto la revisione "retroattiva" dei dati in mano all'Iss, fornendone di diversi. Come spiegato qui, il nodo riguarda quei cittadini che in base alle regole ministeriali in vigore da ottobre dopo il 21esimo giorno dal tampone positivo in assenza di sintomi vengono considerati negativi, senza più bisogno del doppio tampone negativo. Cittadini che invece la Lombardia (l'unica) ha continuato a inserire nella casella dei positivi anziché in quella dei guariti.
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Nessuna retromarcia dalla Regione, che continua a ribadire la correttezza dei dati non rettificati ma "aggiornati", lamentando che mai nessuno dell'Iss ha comunicato il cambiamento nella modalità di classificazione e trasmissione dei dati. Peccato però che, come fa notare il consigliere Pd Samuele Astuti, sembrerebbe che solo la Lombardia abbia da ottobre a pochi giorni fa inviato i dati in quel modo.
"Perché tra tutte le regioni italiane che regolarmente trasmettono i dati all’ISS solo la Lombardia è finita nella polemica dei dati sbagliati? Perché l’algoritmo funziona per tutto il resto del Paese, ma non per la nostra regione? Il meccanismo di calcolo non agisce in modo selettivo o punitivo, ma è un semplice procedimento matematico: se fornisci dati per la zona rossa finisci in zona rossa, se fornisci dati per zona arancione finisci in zona arancione. Si dà per scontato insomma che chi compila i file sappia mettere in fila i numeri. Ma in Regione Lombardia, ormai da tempo abbiamo capito che non bisogna dare nulla per scontato".
"Fontana si scusi. Questo errore costerà oltre 300 milioni di euro agli esercenti"
"Fontana, invece di provare a smentire fatti ormai conclamati con ricostruzioni fantasiose e imbarazzanti, dovrebbe iniziare a scusarsi per davvero – incalza Astuti – è giunto il momento di impiegare il tempo e le risorse per uscire da questa drammatica situazione, perché continuando così, non fa che danneggiare tutti i cittadini lombardi. Basti pensare che questo errore costerà più di 300 milioni di euro a quegli esercenti che sono stati, ingiustamente, costretti a chiudere per una settimana".