Consiglio Regionale

Dati Covid e zona rossa, Astuti: "La maggioranza dice ancora no alla trasparenza"

Niente da fare: la Regione continuerà a tenere "riservati" i dati disaggregati e le sue comunicazioni con l'ISS che hanno portato alla zona rossa per errore

Dati Covid e zona rossa, Astuti: "La maggioranza dice ancora no alla trasparenza"
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Bocciata in consiglio regionale la mozione delle opposizioni che chiedeva di creare una piattaforma dove reperire tutti i dati Covid in forma disaggregata. Una richiesta che le minoranze chiedono all'inizio dell'emergenza coronavirus e che si era fatta ancora più forte dopo il pasticcio della zona rossa per errore.

Dati Covid, la maggioranza chiude alla trasparenza

"Lega e alleati negano ancora trasparenza, e a farne le spese sono  i lombardi". Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti  commenta così la bocciatura  in aula, da parte della maggioranza in consiglio, della mozione presentata dai consiglieri di opposizione sulla mancanza di trasparenza sui dati relativi al Covid.

"Abbiamo chiesto - afferma Astuti - semplicemente trasparenza nelle comunicazioni di Regione Lombardia con l’Istituto superiore di sanità (ISS), che hanno portato al grave errore che ha costretto imprese e lavoratori a pagare il prezzo della zona rossa ingiusta che hanno subito.  Ci hanno risposto di no, non ci hanno messo nelle condizioni di verificare i dati reali.  Hanno detto no alla trasparenza, no al potenziamento del dipartimenti di statistica. No al ristoro dei danni patiti dalle imprese. Fontana e Moratti sono responsabili dell'errore e si trincerano dietro una cortina fumogena. Non rendono note le comunicazioni con l’ISS e non si assumono le responsabilità degli errori di Aria, controllata al 100% da Regione Lombardia. A pagare le loro inefficienze sono i lombardi".

Le richieste delle opposizioni

In particolare, nella mozione sui dati Covid bocciata dal consiglio regionale le forze di minoranza, unite, chiedevano l'individuazione di uno strumento informatico che rendesse accessibili:

  • il database inviato quotidianamente all’Istituto Superiore di Sanità con tutti i dati storici relativi alle ATS, alle singole strutture ospedaliere, ad ogni medico di medicina generale e pediatra di libera scelta;
  • la corrispondenza intercorsa tra Regione Lombardia e Istituto Superiore di Sanità a far data dal 7 gennaio u.s. sino al 23 gennaio u.s.;
  • il flusso dei dati forniti da Regione Lombardia a Istituto Superiore di Sanità prima e dopo la c.d. integrazione del 20 gennaio, con evidenza dei dati inseriti nel campo definito facoltativo da Regione Lombardia;
  • l’atto di validazione dei dati inoltrati all’Istituto Superiore di Sanità da parte di Regione Lombardia e, in particolare da parte della Direzione Generale Welfare, in data 14 gennaio 2021;
  • l’evidenza degli interventi effettuati dai rappresentanti tecnici di Regione Lombardia nella cabina di regia e nel CTS all’interno dei verbali dei medesimi organi;
  • evidenza o riscontro di un eventuale controllo dei dati a livello regionale prima della trasmissione all’Istituto Superiore di Sanità;
  • il dettaglio degli interventi di ARIA sulla base dati che alimenta il Sistema di biosorveglianza regionale sull’epidemia nei giorni dal 1 gennaio 2021 al 23 gennaio 2021;
  • a potenziare le strutture preposte alla statistica, ora ridotte all’osso, e a coinvolgerle pienamente nei processi di elaborazione dei dati su richiesta di tutti gli attori di Regione Lombardia (come da mandato istituzionale), cosa di fatto oggi non resa possibile a causa
    dell’esiguità della struttura
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