Dario Galli incompatibile: dovrà scegliere fra Roma e Tradate
La Giunta per le Elezioni ha deciso, l'incompatibilità c'è.
La Giunta per le Elezioni della Camera si è espressa: il sindaco di Tradate Dario Galli dovrà scegliere tra l’incarico nella sua città e quello di deputato a Roma.
Dario Galli incompatibile: perchè
Il tema era subito diventato caldo dopo il 4 marzo, quando Dario Galli, sindaco di Tradate candidato alla Camera per la Lega Nord, era stato eletto a Roma dopo la rinuncia di Claudia Maria Terzi, davanti a lui nella lista del plurinominale e chiamata da Attilio Fontana nella giunta regionale. Il nodo dell’incompatibilità era stato subito evidenziato dalle opposizioni: il regolamento elettorale, aggiornato dopo la riforma Delrio, vieta infatti il doppio incarico per i sindaci di Comuni sopra i 15mila abitanti. Galli aveva ribattuto che a far testo sarebbe stato invece il Testo Unico, non aggiornato, che fissava la soglia a 20mila abitanti. E che comunque, la legge vietava a un deputato eletto di svolgere successivamente alla sua elezione il mandato di sindaco, non viceversa. “Ci sono dei passaggi previsti dalla norma, e vanno rispettati – aveva dichiarato – l’incompatibilità deve essere stabilita dalla Giunta per le elezioni. Se sarà confermata, sceglierò”. Nel frattempo, Galli è stato anche nominato sottosegretario di stato al Ministero del Lavoro, incarico che invece risulterebbe certamemte incompatibile con quelli di sindaco.
La decisione della Giunta per le Elezioni
A quanto si apprende, la Giunta per le Elezioni già ad agosto aveva iniziato ad esaminare l’eventuale incompatibilità del primo cittadino tradatese. In quell’occasione, rinviando appunto a ieri, martedì, la decisione, aveva anche invitato Galli ad “assumere le necessarie iniziative per porre fine alla situazione di incompatibilità e di trasmettere tempestivamente alla Giunta la relativa documentazione”. Da Tradate, sinora, nulla è però arrivato a Roma. Adesso non c’è più spazio per eventuali interpretazioni.