Varese

Dai ristorni 4 milioni in meno alla Provincia. Premazzi: "Lo Stato dia le risorse o le elimini"

Premazzi, delegato provinciale al Bilancio, non le manda a dire. "Quei soldi li si usa per le manutenzioni di strade e scuole. Bene che più Comuni ricevano fondi, ma lo Stato deve integrare e non pensare di far cassa tagliando risorse"

Dai ristorni 4 milioni in meno alla Provincia. Premazzi: "Lo Stato dia le risorse o le elimini"
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Poco più di 5 milioni di euro alla Provincia di Varese dai ristorni delle tasse dei frontalieri. Una bella somma, se non si guarda a quella dell'anno scorso quando si erano superati i 9 milioni.

Ristorni, meno soldi alla Provincia. Questione di regole

Approvato il riparto dei ristorni dei frontalieri, e dalla delibera della Giunta Regionale, per la Provincia di Varese, c’è una buona e una meno buona notizia. Quella buona, è che a Villa Recalcati arriveranno quasi 5 milioni e 200 mila euro; quella meno buona è che l’anno scorso erano all’incirca 9 milioni e mezzo.

Colpa delle nuove regole, su tutte quella che abbassa dal 4% al 3% la quota di popolazione in un Comune di frontiera necessaria per accedere ai fondi, ampliando la platea di municipi beneficiari e riducendo di conseguenza l’ammontare delle somme che, non venendo distribuite tra quelli, venivano girate alle province.

Tradotto: fondi a più comuni, meno a Villa Recalcati, dove quei 4 milioni di euro in meno pesano nei conti del Bilancio, imponendo o una riduzione degli investimenti in manutenzioni, o una ridestinazione di somme che si prevedeva di dedicare ad altro.

"La coperta è già corta"

"I fondi dei ristorni venivano usati da Provincia per la manutenzione delle strade e delle scuole di sua competenza. Col trasferimento di fatto quasi dimezzato, non sarà facile", spiega Mattia Premazzi, che da delegato al Bilancio in Provincia e da sindaco di uno dei Comuni che riceverà i fondi grazie alla regola del 3% vede entrambi i lati della medaglia delle nuove regole.

"Quando arrivano fondi ai Comuni è sempre positivo, anche se sempre per i nuovi criteri e per l’ampliamento della platea riceveranno qualcosa meno rispetto gli anni scorsi - continua Premazzi - Ma questo non dovrebbe avvenire a scapito della Provincia, dove la coperta del Bilancio è già decisamente corta".

Altri tagli in vista

E, tra l’altro, potrebbe diventarlo ancora di più viste le previsioni di spending review sugli enti locali inserite nella Legge di Bilancio in discussione in Parlamento. Per non parlare, più nel lungo termine, di cosa succederà dopo il 2033 quando cesserà il meccanismo dei ristorni e l’onere di "compensare" i territori di frontiera passerà allo Stato Italiano.

"Abbiano coraggio di decidere il futuro delle Province"

"Visto che per far quadrare i conti la regola è sempre tagliare agli enti locali e alle province, ci dicano da Roma come fare - lamenta Premazzi - Come detto parliamo di manutenzioni su strade e scuole, tra le altre, non di vezzi. Interventi che vanno a beneficio dei territori. A questo punto, che il Governo abbia il coraggio di fare delle scelte: cancellare le Province una volta per tutte, o dar loro le risorse per far fronte alle loro competenze".

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