Coronavirus, ecco le richieste di Regione al Governo
Aperti solo i servizi di pubblica utilità, stop ad aziende, negozi e centri commerciali.
Ecco quali sono le richieste inviate da Regione Lombardia al Governo per il prossimo decreto che dovrebbe intensificare le misure contro la diffusione del coronavirus.
Governo chiede, Regione risponde
"Attendiamo le richieste della Lombardia". Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte stamattina: pochi minuti dopo, il Presidente lumbàrd Attilio Fontana aveva già inviato tutto. Le ulteriori misure per contenere la diffusione del coronavirus, già elaborate coi sindaci lombardi, sono ora sul tavolo del Governo. La decisione di Roma dovrebbe arrivare in serata.
Chi apre e chi chiude
Fontana ha illustrato le richieste durante una diretta con SkyTg24. La Lombardia chiede la chiusura di:
- Attività di commercio al dettaglio (a eccezione di quelle di pubblica utilità e beni di prima necessità);
- Centri commerciali (a eccezione degli alimentati e prima necessità);
- Mercati;
- Medie e grandi strutture di vendita;
- Bar, pub, ristoranti;
- Strutture alberghiere e di ricezione;
- Attività artigianali (a eccezione di quelle di pubblica utilità);
- Settore terziario e professionali (a eccezione di quelle di pubblica utilità);
- Servizi mensa.
Potrebbero invece restare aperte:
- Aziende che possono lavorare in smart working (lavoro agile da casa);
- Farmacie;
- Supermercati e alimentari;
- Edicole.
Chiusure queste che rispecchiano quelle imposte fino pochi giorni fa nei territori delle zone rosse del Lodigiano, e che dalla regione indicano come modello da seguire per ridurre il contagio. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Fontana ha chiesto la facoltà di poterlo rimodulare secondo l'effettiva necessità.