Consiglio online e senza commissioni: le minoranze di Venegono se ne vanno
Le minoranze di Bene in Comune e Intesa Civica ieri hanno abbandonato nuovamente il consiglio comunale
Ieri, giovedì 25 febbraio, le forze di minoranza di Per Venegono Intesa CIvica e Bene in Comune non hanno partecipato al consiglio comunale di Venegono Superiore in segno di protesta per la mancata convocazione delle commissioni e per la decisione di svolgere online la seduta consiliare.
Consiglio online e senza commissioni: protesta delle minoranze
All'ordine del giorno nuovi regolamenti tributari, il piano economico finanziario della Tari e le relative tariffe, le aliquote Imu e l'aggiornamento al Dup, il documento che traccia la programmazione degli investimenti comunali. Provvedimenti importanti, anche dal punto di vista economico, che ancora una volta però a Venegono Superiore non sono passati dalla discussione delle commissioni e dei gruppi di studio che ormai da oltre sei mesi non si tengono più per volontà della maggioranza come aveva dichiarato in consiglio il capogruppo del centrodestra Riccardo Battiston a luglio. E in più una convocazione del consiglio online, in videoconferenza su YouTube, che anche ieri sera come negli appuntamenti precedenti rende difficoltosa a causa di problemi audio e di connessione qualsiasi discussione. Problemi che, tra l'altro, si sono verificati anche ieri sera portando a una riunione a tratti impossibile da seguire.
Per questo ieri il consiglio comunale come qualcuno della maggioranza ha scherzato a fine seduta si è trasformato praticamente in una "riunione di maggioranza": i capigruppo di minoranza Fabiano Lorenzin (Intesa Civica) e Lelia Mazzotta Natale (Bene in Comune) hanno infatti abbandonato subito la seduta. Giusto il tempo di leggere una dichiarazione congiunta che spiega le ragioni della scelta, che riportiamo qui integralmente:
I sottoscritti Capigruppo dei Gruppi Consiliari “Per Vengono Intesa Civica” e “Bene In Comune” comunicano l’intenzione dei Consiglieri Lelia Mazzotta Natale, Walter Fabiano Lorenzin, Alessandro Limido e Mariolina Ciantia di non partecipare alla seduta del Consiglio Comunale di Venegono Superiore convocata per oggi, 25 febbraio 2021, alle ore 21:00 in modalità telematica.
La sofferta decisione di non partecipare al citato Consiglio è dettata dalla volontà di manifestarLe con fermezza la nostra contrarietà alla continua adozione da parte Sua e della Sua Giunta di provvedimenti senza qualsiasi preventivo contraddittorio.
E’ inaccettabile, in un normale contesto democratico, che si chieda ai componenti del Consiglio Comunale di votare senza essere messi a conoscenza delle scelte politiche che ci si chiede di assumere, ai quali vengono solo forniti dei documenti, predisposti dai funzionari, in merito ai quali né Lei né i Suoi Assessori siete in grado di rispondere o riferire alcunché.
E’ assurdo che nel nostro Comune sia la normalità non convocare gruppi di studio e conferenza capigruppo per informare anche l’opposizione delle decisioni assunte dall’Amministrazione, impedendo di fatto ai Consiglieri di opposizione (rappresentanti un numero di elettori quasi doppio a quello della Sua maggioranza consiliare) di poter svolgere il ruolo loro attribuito dalla Legge sia esso di controllo o di proposta, è assurdo che si approvino tariffe, Dup e regolamenti senza preventivamente convocare le relative commissioni, sempre in spregio a qualsiasi minima regola di buona gestione degli organi collegiali.
Le era stato chiesto di effettuare almeno la seduta del Consiglio Comunale in presenza ma Lei ha preferito ignorare anche tale istanza, convocando di nuovo un consiglio comunale da remoto.
Le ultime due sedute da remoto del Consiglio Comunale si sono svolte con evidenti difficoltà tecniche, mancanza di audio e video durante la discussione degli argomenti all’ordine del giorno e, addirittura, collegamenti che saltavano durante la fase della votazione, pertanto, non riteniamo di dover ripetere anche stasera la paradossale situazione di essere Consiglieri presenti al Consiglio Comunale ma assenti alla votazione.
Lettera dal Prefetto
Le forze di minoranza prima della seduta avevano interessato anche il Prefetto di Varese, lamentando appunto la convocazione in forma telematica della seduta. Lettera che però non ha avuto il risultato sperato, come spiegato dal sindaco Ambrogio Crespi al termine della serata: "Il Prefetto ha risposto dicendo che la modalità telematica andava bene". "Avremmo preferito anche noi un consiglio in presenza - ha poi aggiunto a margine del consiglio - ma il rischio sanitario di una seduta in presenza è ancora forte. Alla fine abbiamo dovuto scegliere la modalità online per permettere a tutti i consiglieri di partecipare in sicurezza, anche a quelli che poi non si sono presentati o si sono scollegati".