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Commissione d’inchiesta di Regione Lombardia, le opposizioni vogliono Scandella (Pd) come Presidente

Dopo le dimissioni della lodigiana Baffi ora si cerca un nuovo Presidente.

Commissione d’inchiesta di Regione Lombardia, le opposizioni vogliono Scandella (Pd) come Presidente
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Dopo le dimissioni di Patrizia Baffi (Italia Viva), per la commissione d’inchiesta le opposizioni unite indicano il nome di Jacopo Scandella (Pd) per la presidenza. Elisabetta Strada indicata invece come segretario.

La scelta delle opposizioni

Tutti i gruppi di opposizione in Consiglio regionale hanno raggiunto l’accordo sul nome del collega del Partito Democratico Jacopo Scandella per la presidenza della commissione d’inchiesta sull’emergenza Covid in Regione Lombardia. A PD e M5S, che lo avevano sostenuto dall’inizio, si sono aggiunti Più Europa (Michele Usuelli), Italia Viva (Patrizia Baffi), Lombardi Civici Europeisti (Elisabetta Strada) e Niccolò Carretta (Azione). Il candidato unico indicato dalle opposizioni, quindi, è Jacopo Scandella, che nelle tornate precedenti aveva raccolto 28 voti. Per il ruolo di consigliere segretario della commissione, le forze di minoranza sosterranno Elisabetta Strada (LCE).

In una nota congiunta, i gruppi sopra indicati dichiarano:

"La nostra priorità è far partire la commissione per mettere in luce ciò che non ha funzionato nella gestione dell’emergenza e ciò che può e deve cambiare per evitare che qualcosa del genere accada in futuro. Lo dobbiamo ai lombardi e a tutti quelli che hanno sofferto per questo virus. Oggi le opposizioni sono unite e indicano un candidato presidente: ora sta alla Lega e ai suoi alleati dare finalmente il via ai lavori, eleggendo il consigliere indicato dalle minoranze come prevede lo Statuto".

Il commento di Scandella

“Ringrazio tutte le colleghe e i colleghi delle forze di minoranza per aver indicato il mio nome – dichiara Jacopo Scandella -. La richiesta di chiarezza e di verità è trasversale alle appartenenze politiche e tutti i cittadini si aspettano dalle istituzioni la capacità di imparare dai propri errori. La commissione deve servire a questo, a condurre un serio lavoro di indagine e di valutazione delle mancanze nella gestione dell’emergenza Covid, a tutti i livelli, per evitare che si ripetano in futuro.”

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