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Classifica gradimento sindaci, Galimberti in fondo. Assalto della Lega

Duri gli attacchi dalla Lega: "Varese ai livelli delle peggio amministrate città del Sud come Napoli e Palermo e addirittura sotto la Roma di Virginia Raggi"

Classifica gradimento sindaci, Galimberti in fondo. Assalto della Lega
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Centesimo su 105, risultato impietoso quello registrato per Davide Galimberti nella classifica di gradimento dei sindaci dei capoluoghi italiani pubblicata da Il Sole 24 Ore. Un piazzamento che per la Lega forte ora di Matteo Bianchi come candidato sindaco alle amministrative della Città Giardino si trasforma in benzina sul fuoco della campagna elettorale.

Classifica gradimento sindaci, Galimberti crolla al 100esimo posto

Dal 51,8% ottenuto nel 2016 al ballottaggio, al 41% stimato dalla classifica del Sole 24 Ore sulla base di 600 interviste tra i residenti. Un tracollo di dieci punti, basato comunque sui risultati del ballottaggio e non del primo turno, che comunque racconta di come meno di un varesino su due si senta di promuovere l'operato del primo cittadino Davide Galimberti. Risultato simile a quello del primo turno elettorale del 2016, ma dopo cinque anni di amministrazione si sarebbe certo sperato in qualche punto in più.

Lega all'attacco

Calo o meno, è il 100esimo posto su 105 sindaci di città capoluogo che accende gli attacchi della Lega. Tra i primi a lanciare l'attacco il consigliere regionale Emanuele Monti: "Galimberti, oltre a rivendersi come propri successi attività, progetti, investimenti e finanziamenti fatti sulla città di Varese da Regione Lombardia, ha fatto morire l’arte, la cultura e il commercio con il caro parcheggi. Nulla è stato fatto per l’ambiente. Non è riuscito nemmeno a tenere insieme la propria maggioranza, con la dipartita dell’ex vicesindaco Zanzi - esordisce il consigliere - In una cosa è stato bravissimo: nelle promesse non mantenute. Tra tutte, quella più agghiacciante è il mancato referendum sul suo stipendio, nonostante i numerosi solleciti da parte della Lega. Se lo avesse fatto, i varesini avrebbero certificato il suo fallimento. Non mi stupisco quindi che il Sole 24 Ore attesti che Varese sia una dei capoluoghi di provincia peggio rappresentati d’Italia".

A fargli eco a stretto giro il commissario della sezione cittadina del Carroccio Cristiano Angioy Viglio:

"’Con l’amministrazione Galimberti Varese è crollata nelle ultime posizioni in Italia, ai livelli delle peggio amministrate città del Sud come Napoli e Palermo e addirittura sotto la Roma di Virginia Raggi. Un dato reso ancora più significativo e grave perché non arriva all’inizio del mandato, ma al termine, quando gli obiettivi di un’amministrazione dovrebbero essere stati concretizzati. Una bocciatura definitiva - continua il commissario leghista - dovuta all’incapacità dell’amministrazione di dialogare con cittadini e associazioni, andando invece ad imporre le proprie idee dimenticando le esigenze quotidiane dei quartieri. Invece di concentrarsi sulle piccole cose che servono davvero alle persone, Galimberti ha preferito puntare su slogan altisonanti ma vuoti con l’unico scopo di apparire e cercare visibilità mediatica, e di questo i cittadini se ne sono accorti".

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