Cittadinanza onoraria per il segretario comunale, "Per Uboldo" si astiene

Cittadinanza onoraria per il segretario comunale, "Per Uboldo" si astiene
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La lista “Per Uboldo” si è astenuta nel voto sul conferimento della cittadinanza onoraria, ora spiega il perchè.

La cittadinanza onoraria

“Fare il proprio dovere dovrebbe essere la normalità”. Così la listra “Per Uboldo” spiega perchè ha deciso di astenersi in merito alla cittadinanza onoraria al segretario comunale Francesco Paolo Alamia. “Ci siamo astenuti – spiehano – perché prima di tutto riteniamo che la ‘cittadinanza onoraria’ sia una onorificenza molto speciale che un Comune concede ad un individuo ritenuto legato alla città per il suo impegno o per le sue opere; una persona che si sia distinta particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico od in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti del comune, rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, o in azioni di alto valore a vantaggio della nazione o dell’Umanità intera”. Quindi un qualcosa di eccezionale motivato dalla particolare attività della persona che abbia reso più alto il prestigio del paese”.

“Fare il proprio dovere non è eccezionale”

“Ora – continuano dalla lista – pur riconoscendo il lavoro svolto dal dottor Francesco Paolo Alamia a favore del Comune di Uboldo, riteniamo che il Segretario Comunale, come da lui stesso affermato, abbia solamente fatto il suo dovere. Concedere la cittadinanza onoraria a chi ha fatto il proprio dovere vuol dire far passare l’assunto che fare il proprio dovere sia un qualcosa di eccezionale. Invece no. E’ ora di affermare con forza che chi fa il proprio dovere non fa nulla di eccezionale. Fare il proprio dovere deve essere la normalità, non l’eccezione. Ci siamo quindi astenuti perché, se da un lato siamo d’accordo sul ringraziare il Segretario Comunale per il lavoro svolto con grande professionalità, dall’altro non siamo d’accordo sul conferirgli la cittadinanza onoraria che resta, per noi, un qualcosa di eccezionale riservato ad altre persone”.

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